Ado-Trastuzumab emtansine, come prima linea, migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno HER2-positivo
Ado-Trastuzumab emtansine ( Kadcyla ), come trattamento di prima linea, ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione delle pazienti con tumore al seno HER2+, metastatico, rispetto al trattamento standard a base di Trastuzumab ( Herceptin ) e Docetaxel ( Taxotere ) in uno studio multicentrico randomizzato di fase II.
Inoltre, il trattamento con Ado-Trastuzumab emtansine, precedentemente conosciuto come T-DM1, è risultato associato a un più favorevole profilo di sicurezza.
Ado-Trastuzumab emtansine è un coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ), composto dal inibitore citotossico DM1, coniugato con l’anticorpo monoclonale umanizzato Trastuzumab.
Poiché l'anticorpo monoclonale ha come bersaglio HER2, e HER2 è sovraespresso solo nelle cellule tumorali, il coniugato trasporta la tossina in modo specifico alle cellule tumorali.
Nello studio, 137 pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+ o carcinoma della mammella localmente avanzato recidivante sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Trastuzumab più Docetaxel ( n=70 ) o Ado-Trastuzumab emtansine ( n=67 ) come trattamento di prima linea fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
Ado-Trastuzumab emtansine è stato somministrato per via endovenosa al dosaggio di 3.6 mg/kg una volta ogni 3 settimane; nell’altro braccio il trattamento con Trastuzumab è avvenuto mediante una dose di carico di 8 mg/kg per via endovenosa, seguita da una dose di 6 mg/kg una volta ogni 3 settimane, mentre il Docetaxel è stato somministrato a discrezione dello sperimentatore al dosaggio di 75 mg/m2 o di 100 mg/m2 una volta ogni 3 settimane, per via endovenosa.
Gli endpoint primari erano rappresentati dalla sopravvivenza libera da malattia e dalla sicurezza.
Endpoint secondari comprendevano la sopravvivenza globale, il tasso di risposta obiettiva, la durata della risposta obiettiva, il tasso di beneficio clinico, e la qualità della vita.
I pazienti nel braccio Ado-Trastuzumab emtansine che hanno interrotto il trattamento a causa di tossicità inaccettabile correlata al farmaco sono stati ammessi a ricevere Trastuzumab come singolo farmaco.
Per i pazienti nel braccio Trastuzumab più Docetaxel, se uno dei due agenti veniva interrotto prima della progressione della malattia, il farmaco rimanente poteva essere continuato una volta ogni 3 settimane.
Se l'interruzione era dovuta a progressione della malattia, i pazienti potevano passare al regime Ado-Trastuzumab emtansine.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 9.2 mesi con Trastuzumab più Docetaxel e di 14.2 con ADO-Trastuzumab emtansine ( hazard ratio, HR= 0.59 ).
Il follow-up è stato di circa 14 mesi in entrambi i bracci.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 58% con Trastuzumab più Docetaxel e del 64.2% con Ado-Trastuzumab emtansine.
È stata effettuata un'analisi preliminare di sopravvivenza globale, con un follow-up di circa 23 mesi in entrambi i bracci.
Ado-Trastuzumab emtansine ha presentato un profilo di sicurezza più favorevole, con una minore incidenza di eventi avversi di grado 3 o superiore ( 46.4% vs 90.9% ), un minor numero di eventi avversi che hanno determinato l'interruzione della terapia ( 7.2% vs 40.9% ) e un minor numero di eventi avversi gravi ( 20.3% vs 25.8% ).
Il miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione osservato con Ado-trastuzumab emtansine in questo studio è stato associato a una risposta più durevole, che potrebbe essere dovuta a una maggiore potenza, a una maggiore durata del trattamento consentito dalla favorevole sicurezza e tollerabilità, o da entrambi i fattori.
E’ stato anche osservato che le reazioni avverse di grado 4 si sono presentate nel 57.6% dei pazienti che hanno ricevuto Trastuzumab più Docetaxel contro il 5.8% di coloro che hanno ricevuto Ado-Trastuzumab emtansine. ( Xagena2013 )
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2013
Onco2013 Gyne2013 Farma2013
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