Gemcitabina più Platino, con o senza Trastuzumab, nel trattamento del carcinoma uroteliale con iperespressione di HER2 in stadio avanzato o metastatico
Lo studio è stato condotto al fine di valutare l'efficacia e la sicurezza dell'associazione Gemcitabina ( Gemzar ) e sale di Platino, con o senza Trastuzumab ( Herceptin ), in pazienti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico con iperespressione del gene HER2.
Il principale criterio di eleggibilità dei pazienti è stata l'iperespressione di HER2 in seguito ad analisi immunoistochimica del tessuto tumorale primitivo ( IHC 2+ o 3+ ), confermata da ibridazione fluorescente in situ ( FISH ).
I pazienti sono stati randomizzati nel braccio A [ Gemcitabina 1000 mg/m2 ( giorni 1 e 8 ), più Cisplatino ( 70 mg/m2 ) o Carboplatino ( AUC=5 ) ( giorno 1 ogni 3 settimane ) oppure nel braccio B [ aggiunta di Trastuzumab ( dose di carico di 8 mg/kg, quindi 6 mg/kg ogni 21 giorni fino a progressione ) ].
L'end-point primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
All'interno dei 563 pazienti esaminati, 75 pazienti ( 13.3% ) erano HER2 positivi ( IHC 2+/3+ e FISH+ ) e 61 hanno rispettato tutti i criteri di eleggibilità ( età media 64 anni; 54 pazienti maschi su 61; 50 pazienti su 61 con ECOG-PS 0-1; 11 pazienti con carcinoma in stadio localmente avanzato e 50 pazienti con carcinoma in stadio metastatico ).
Dallo studio non è emersa alcuna differenza significativa tra i bracci A e B in termini di sopravvivenza mediana libera da progressione ( rispettivamente 10.2 mesi vs 8.2 mesi; P = 0.689 ), di tasso di risposta obiettiva ( 65.5% vs 53.2%, P = 0.39 ) e di sopravvivenza globale mediana ( rispettivamente 15.7 mesi vs 14.1 mesi; P = 0.684 ).
In un'analisi esplorativa, nel gruppo di pazienti trattati con Trastuzumab è emerso un vantaggio per la chemioterapia basata su Cisplatino rispetto a chemioterapia basata su Carboplatino ( sopravvivenza libera da progressione: 10.6 vs 8.0; sopravvivenza globale: 33.1 vs 9.5 mesi ).
La principale reazione di tossicità di grado 3/4 osservata è stata la mielosoppressione.
Nel braccio B si sono verificati: 1 caso di cardiotossicità di grado 3, e 1 decesso per neutropenia febbrile.
In conclusione, l'inaspettatamente bassa incidenza di iperespressione di HER2 ha precluso la rilevazione di una significativa differenza in termini di efficacia in seguito ad aggiunta di Trastuzumab alla chemioterapia a base di Platino e Gemcitabina.
Tuttavia, la soddisfacente tollerabilità della combinazione garantisce ulteriori studi, in particolare della combinazione a base di Cisplatino, in sottogruppi di pazienti ben definiti. ( Xagena2015 )
Oudard S et al, Eur J Cancer 2015; 51: 45-54
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