Nivolumab per i pazienti con tumore del tratto biliare refrattario avanzato
Attualmente, non esiste un trattamento sistemico di seconda linea stabilito per il tumore delle vie biliari ( BTC ).
I dati preclinici hanno dimostrato che la presenza di cellule T CD8 infiltranti il tumore e cellule tumorali che esprimono PD-L1 nel microambiente tumorale del cancro delle vie biliari supporta l'utilizzo dell'immunoterapia con blocco di PD-1 in questo tumore.
È stata valutata l'attività antitumorale di Nivolumab ( Opdivo ) nei pazienti con tumore delle vie biliari refrattario avanzato in uno studio multicentrico di fase 2 a singolo gruppo di Nivolumab.
Tra il 2016 e il 2018 sono stati arruolati 54 pazienti con tumore delle vie biliari, confermato istologicamente, la cui malattia è progredita durante il trattamento con almeno 1 linea ma non più di 3 linee di terapia sistemica.
Nivolumab 240 mg è stato somministrato per via endovenosa ogni 2 settimane per 16 settimane, quindi 480 mg sono stati somministrati per via endovenosa ogni 4 settimane fino a progressione della malattia o effetti tossici inaccettabili.
L'endpoint primario era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e gli endpoint secondari erano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e l'incidenza di eventi avversi.
Sono stati arruolati 54 pazienti ( 27 uomini e 27 donne; età media, 65 anni ) e 46 ( 22 uomini e 24 donne; età mediana, 65 anni ) sono stati esaminati per la risposta obiettiva con l'imaging radiologico.
Il tasso di risposta obiettiva valutato dallo sperimentatore è stato del 22% ( 10 su 46 ), inclusa 1 risposta parziale ( PR ) non-confermata, con un tasso di controllo della malattia ( DCR ) del 59% ( 27 su 46 ).
La revisione centrale indipendente ha rilevato un tasso di risposta obiettiva dell'11% ( 5 su 46 ), inclusa 1 risposta parziale non-confermata, con un tasso di controllo della malattia del 50% ( 23 su 46 ).
Tutti i pazienti che hanno risposto al trattamento presentavano tumori con conservata espressione delle proteine di riparazione del mismatch.
La durata mediana della risposta ( DOR ) valutata dallo sperimentatore non è stata raggiunta, con un follow-up mediano di 12.4 mesi.
Nella popolazione intent-to-treat, la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 3.68 mesi e la sopravvivenza globale mediana è stata di 14.24 mesi.
L'espressione di PD-L1 nei tumori è stata associata a una sopravvivenza libera da progressione prolungata ( hazard ratio, HR=0.23; P minore di 0.001 ).
Gli effetti tossici di grado 3 o 4 correlati al trattamento più comuni sono stati iponatriemia ( 3 su 54, 6% ) e aumento della fosfatasi alcalina ( 2 su 54, 4% ).
Questo studio ha rilevato che Nivolumab è risultato ben tollerato e ha mostrato un'efficacia modesta con una risposta duratura nei pazienti con carcinoma delle vie biliari refrattario.
Sono necessari ulteriori studi per verificare i risultati e valutare i biomarcatori per una migliore selezione del trattamento. ( Xagena2020 )
Kim RD et al, JAMA Oncol 2020; 6: 888-894
Gastro2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Attività e sicurezza di Enobosarm, un nuovo modulatore orale selettivo del recettore degli androgeni, nel tumore mammario avanzato positivo per i recettori degli androgeni, positivo per i recettori degli estrogeni e HER2-negativo: studio G200802
Il recettore degli androgeni è un soppressore del tumore nel cancro al seno positivo al recettore degli estrogeni. L’attività e la...
Atezolizumab più Docetaxel modificato, Cisplatino e Fluorouracile come trattamento di prima linea per il tumore anale avanzato: studio SCARCE C17-02 PRODIGE 60
Il regime modificato con Docetaxel, Cisplatino e Fluorouracile ( mDCF ) ha dimostrato efficacia e sicurezza come trattamento di prima...
Pembrolizumab più chemioterapia rispetto a placebo più chemioterapia per il tumore gastrico avanzato HER2-negativo: studio KEYNOTE-859
Gli inibitori di PD-1 combinati con la chemioterapia hanno mostrato efficacia nel tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea. Sono state confrontate...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Lenvatinib combinato con chemioembolizzazione transarteriosa come trattamento di prima linea per il tumore epatocellulare avanzato: studio LAUNCH
Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...
Selinexor orale come terapia di mantenimento dopo chemioterapia di prima linea per il tumore dell'endometrio avanzato o ricorrente
Selinexor ( Nexpovio ) inibisce l'exportina-1 ( XPO1 ) con conseguente accumulo nucleare di proteine oncosoppressori tra cui p53, e...
Qualità di vita correlata alla salute con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore della giunzione gastroesofageo / gastrico avanzato o adenocarcinoma esofageo da CheckMate 649
Nello studio CheckMate 649, Nivolumab di prima linea più chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla...