Furmonertinib versus Gefitinib come terapia di prima linea per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione EGFR: studio FURLONG


Furmonertinib ( Ivesa ) è un inibitore irreversibile, selettivo, di terza generazione della tirosin-chinasi dell'EGFR.
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza di Furmonertinib rispetto all'inibitore della tirosin-chinasi dI EGFR Gefitinib ( Iressa ) di prima generazione come trattamento di prima linea nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) positivo per la mutazione di EGFR, localmente avanzato o metastatico.

Lo studio FURLONG è uno studio di fase 3 multicentrico, in doppio cieco, randomizzato condotto in 55 ospedali della Cina continentale.
Sono stati arruolati pazienti di età pari o superiore a 18 anni con tumore NSCLC istologicamente confermato, localmente avanzato o metastatico, in stadio IIIB, IIIC o IV non-resecabile con delezioni dell'esone 19 di EGFR o mutazione dell'esone 21 Leu858Arg sulla biopsia tissutale confermate da un laboratorio centrale.

I pazienti eleggibili sono stati stratificati in base alla mutazione di EGFR ( delezioni dell'esone 19 o esone 21 Leu858Arg ) e metastasi del sistema nervoso centrale ( con o senza ) e assegnati in modo casuale a ricevere Furmonertinib orale 80 mg/die oppure Gefitinib orale 250 mg/die in cicli di 21 giorni fino a progressione della malattia, al verificarsi di tossicità intollerabili, alla revoca del consenso o ad altri motivi di interruzione giudicati dai ricercatori.

Medici, partecipanti, membri del Centro di revisione indipendente e coloro che hanno analizzato i dati erano tutti all'oscuro dell'assegnazione del trattamento.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione che, insieme alla sicurezza, è stata analizzata nell'intero set di analisi, che comprendeva tutti i pazienti assegnati in modo casuale che avevano ricevuto almeno una dose del farmaco in studio.
Lo studio è in corso per il follow-up di sopravvivenza.

Tra maggio e dicembre 2019, sono stati sottoposti a screening 750 pazienti, di cui 358 sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Furmonertinib e placebo corrispondente a Gefitinib ( n=178 ) oppure Gefitinib e placebo corrispondente a Furmonertinib ( n=180 ).

Sono stati trattati e sono stati inclusi nel set di analisi completo 178 pazienti assegnati in modo casuale a Furmonertinib e 179 pazienti assegnati in modo casuale a Gefitinib.
Il follow-up mediano è stato di 21.0 mesi nel gruppo Furmonertinib e di 21.0 mesi nel gruppo Gefitinib.

La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 20.8 mesi nel gruppo Furmonertinib e di 11.1 mesi nel gruppo Gefitinib ( hazard ratio, HR=0.44; P minore di 0.0001 ).

Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o superiore si sono verificati in 20 dei 178 pazienti ( 11% ) nel gruppo Furmonertinib e in 32 dei 179 pazienti ( 18% ) nel gruppo Gefitinib.

Eventi avversi gravi correlati al trattamento sono stati riportati in 10 pazienti ( 6% ) nel gruppo Furmonertinib e in 11 pazienti ( 6% ) nel gruppo Gefitinib.

10 pazienti ( 6% ) nel gruppo Furmonertinib e 3 pazienti ( 2% ) nel gruppo Gefitinib sono deceduti a causa di eventi avversi, che sono stati tutti giudicati possibilmente non-correlati al trattamento in studio dai ricercatori.

Furmonertinib ha mostrato un'efficacia superiore rispetto a Gefitinib come terapia di prima linea nei pazienti cinesi con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule positivo alla mutazione di EGFR, insieme a un profilo di sicurezza accettabile senza nuovi segnali.
Furmonertinib è una nuova potenziale opzione terapeutica per questa popolazione. ( Xagena2022 )

Shi Y et al, Lancet Respiratory Medicine 2022; 10: 1019-1028

Eikelboom JW et al, Lancet Respiratory Medicine 2022; 10: 1169-1177

Pneumo2022 Onco2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli


I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...



Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard per i pazienti con tumore uroteliale metastatico ( mUC ) che progredisce...



Vi è scarsità di opzioni terapeutiche sistemiche efficaci per i pazienti con tumore del colon-retto avanzato e refrattario alla chemioterapia. Uno...


L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...


L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...


Un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione è stato dimostrato con Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) rispetto a Trastuzumab emtansine...