Uso della chemioradioterapia verso sola radioterapia nel tumore nasofaringeo di stadio II
È stato dimostrato che la chemioradioterapia concomitante migliora gli esiti nei pazienti con carcinoma nasofaringeo di stadio III-IV, rispetto alla sola radioterapia, ma l’efficacia della terapia combinata per pazienti con carcinoma nasofaringeo di stadio II non è nota.
Pazienti con tumore nasofaringeo di stadio II sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere solo radioterapia ( n=114 ) o chemioradioterapia concomitante ( n=116 ).
Ai pazienti del gruppo chemioradioterapia concomitante è stato somministrato Cisplatino ( 30 mg/m2 al giorno 1 ) a cadenza settimanale contemporaneamente alla radioterapia.
L’endpoint primario era la sopravvivenza generale, quelli secondari includevano sopravvivenza libera da progressione, sopravvivenza libera da metastasi distanti e sopravvivenza libera da recidiva locoregionale.
Tutti i pazienti sono stati analizzati per intent-to-treat.
Con un follow-up mediano di 60 mesi, l’aggiunta di chemioterapia ha migliorato in modo statisticamente significativo il tasso di sopravvivenza generale a 5 anni ( 94.5% vs 85.8%; hazard ratio, HR di mortalità=0.30, P=0.007 ), sopravvivenza libera da progressione ( 87.9% vs 77.8%; HR di progressione=0.45; P=0.017 ) e sopravvivenza libera da metastasi distanti ( 94.8% vs 83.9%; HR di recidiva a distanza=0.27; P=0.007 ); tuttavia, non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa nel tasso di sopravvivenza libera da recidiva locoregionale a 5 anni ( 93.0% vs 91.1%; HR di recidiva locoregionale=0.61; P=0.29 ).
L’analisi a variabili multiple ha mostrato che il numero di cicli di chemioterapia è l’unico fattore indipendente associato a sopravvivenza generale, sopravvivenza libera da progressione e controllo a distanza del carcinoma del rinofaringe di stadio II.
Il ramo chemioradioterapia concomitante è andato incontro a un numero maggiore, e statisticamente significativo, di effetti tossici acuti ( P=0.001 ), benché il tasso di effetti tossici non sia aumentato in maniera statisticamente significativa.
In conclusione, il trattamento con chemioterapia e radioterapia concomitanti è associato a un considerevole beneficio di sopravvivenza nei pazienti con tumore del rinofaringe di stadio II. ( Xagena2011 )
Chen QY et al, J Natl Cancer Inst 2011; 103: 1761-1770
Onco2011 Neuro2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Monoterapia con Pembrolizumab versus chemioterapia nel tumore nasofaringeo, recidivante o metastatico, pretrattato con Platino: studio KEYNOTE-122
Pembrolizumab ( Keytruda ) aveva già dimostrato una solida attività antitumorale e una sicurezza gestibile in uno studio di fase...
Tumore nasofaringeo: l'aggiunta di Bevacizumab può rallentare la formazione di metastasi a distanza
L'aggiunta di Bevacizumab ( Avastin ) alla chemio-radioterapia standard è apparsa praticabile nel carcinoma nasofaringeo avanzato, probabilmente ritardando la progressione...