Esiti riferiti dalle pazienti nello studio OlympiA: Olaparib adiuvante nel tumore al seno in fase iniziale negativo per HER2 con mutazioni gBRCA1/2 e ad alto rischio
Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia adiuvante nei pazienti con tumore mammario in fase iniziale negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ), con linea germinale BRCA1/2, ad alto rischio, dopo aver completato il trattamento con chemioterapia neoadiuvante ( NACT ) o adiuvante ( ACT ), chirurgia e radioterapia.
L’ipotesi primaria dell’esito riferito dalle pazienti era che le persone trattate con Olaparib potessero avvertire un maggiore affaticamento durante il trattamento.
I dati sono stati raccolti prima della randomizzazione e a 6, 12, 18 e 24 mesi.
L'endpoint primario era l'affaticamento, misurato con la scala FACIT-F ( Functional Assessment of Chronic Illness Therapy-Fatigue ).
Gli endpoint secondari, valutati mediante la scala EORTC QLQ-C30 ( European Organization for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire, Core 30 item ), includevano nausea e vomito, diarrea e domini funzionali multipli.
I valori P bilaterali inferiori a 0.05 erano statisticamente significativi per l'endpoint primario. Tutti gli endpoint secondari erano descrittivi.
In tutto 1.538 pazienti ( neoadiuvante NACT: 746, adiuvante ACT: 792 ) hanno contribuito all'analisi.
La gravità dell’affaticamento è stata maggiore in modo statisticamente significativo per Olaparib rispetto al placebo, ma non è variata in modo clinicamente significativo in base a criteri prespecificati ( 3 punti o più ) a 6 mesi ( differenza Olaparib rispetto a placebo: neoadiuvante NACT: -1.3; P=0.022; adiuvante ACT: -1.3; P=0.017 ) e 12 mesi ( neoadiuvante NACT: -1.6; P=0.017; adiuvante ACT: -1.3; P=0.025 ).
Non sono state riscontrate differenze significative nella gravità della fatica tra i gruppi di trattamento a 18 e 24 mesi.
La gravità di nausea e vomito è stata peggiore nelle pazienti trattate con Olaparib rispetto a placebo a 6 mesi ( neoadiuvante NACT: 6.0; adiuvante ACT: 5.3 ) e a 12 mesi ( neoadiuvante NACT: 6.4; adiuvante ACT: 4.5 ); durante il trattamento, sono state riscontrate alcune differenze clinicamente significative tra i gruppi per altri sintomi ma non per le sottoscale funzionali o per lo stato di salute globale.
I sintomi emergenti dal trattamento derivanti da Olaparib sono stati limitati e generalmente si risolvevano al termine del trattamento. Le pazienti trattate con Olaparib e placebo avevano punteggi funzionali simili, migliorati lentamente durante i 24 mesi successivi a chemioterapia neoadiuvante o adiuvante e non vi è stata alcuna persistenza clinicamente significativa della gravità dell'affaticamento nelle pazienti trattate con Olaparib. ( Xagena2024 )
Ganz PA et al, J Clin Oncol 2024; 42: 1288-1300
Gyne2024 Onco2024 Farma2024
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...
Isterectomia semplice e radicale nelle donne con tumore della cervice a basso rischio
Dati retrospettivi hanno indicato che l’incidenza dell’infiltrazione parametrica è bassa nelle pazienti con tumore della cervice in stadio iniziale a...
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Rischio di tumore con inibitori topici della calcineurina, Pimecrolimus e Tacrolimus, per la dermatite atopica
La dermatite atopica è una condizione prevalente nei bambini e può essere gestita efficacemente con farmaci come gli inibitori topici...