Pazienti con tumore alla prostata a basso rischio: l’opzione sorveglianza
Secondo un nuovo studio pubblicato su The Journal of National Cancer Institute ( JNCI ), la sorveglianza attiva o la vigile attesa potrebbero essere un trattamento sufficiente per i pazienti con tumore alla prostata che hanno un basso rischio di progressione.
Il trattamento del tumore prostatico localizzato è controverso, perché, per alcuni, questa malattia non progredisce nel corso della vita e il trattamento può comportare effetti indesiderati gravi e di lunga durata.
Un'opzione sempre più popolare è la sorveglianza attiva, o ritardare il trattamento finché non si presentano evidenze di progressione della malattia.
Per studiare gli esiti dei pazienti trattati con sorveglianza attiva, è stato condotto uno studio osservazionale su 6.849 pazienti in Svezia, con cancro alla prostata localizzato, che avevano 70 anni o meno.
I pazienti avevano un rischio basso o intermedio di progressione del tumore alla prostata e sono stati trattati con sorveglianza attiva e vigile attesa; oppure prostatectomia totale o radioterapia dal 1997 al 2002.
In questa coorte, 2.021 pazienti hanno ricevuto sorveglianza attiva, 3.399 hanno ricevuto prostatectomia totale, e 1.429 hanno ricevuto radioterapia. Br>
Dopo un follow-up medio di 8.2 anni, ci sono stati 413 decessi nel gruppo di sorveglianza, 286 nel gruppo prostatectomia totale, e 1.429 pazienti nel gruppo terapia radiante.
I ricercatori hanno trovato una percentuale molto più alta di mortalità per altre cause nel gruppo controllo ( 19.2%, rispetto al 6.8% nel gruppo prostatectomia e al 10.9% nel gruppo radioterapia ), suggerendo che i pazienti con un'aspettativa di vita inferiore erano più spesso selezionati per la sorveglianza che per la terapia chirurgica o la radioterapia.
Questo studio osservazionale ha trovato che il rischio cumulativo calcolato di morte specifica per il tumore alla prostata era più basso tra i pazienti del gruppo prostatectomia rispetto a quelli del gruppo di sorveglianza. Tuttavia, la differenza di rischio assoluto tra i gruppi è stata modesta, 1.2% dopo 10 anni di follow-up.
Si può concludere che la sorveglianza sia la strategia migliore per molti pazienti con tumore prostatico a basso rischio. Con una mortalità a 10 anni per tumore alla prostata inferiore al 3% per i pazienti con neoplasia prostatica a basso rischio sottoposti a sorveglianza, questa strategia sembra essere adatta per molti uomini.
In un editoriale di accompagnamento, si sostiene che probabilmente il risultato più notevole di questo e di altri studi recenti sia la scoperta che la sopravvivenza in molti pazienti con malattia localizzata gestita conservativamente è simile a quella dei soggetti di controllo di pari età.
Infatti, la maggior parte degli uomini morirà di un'altra malattia, e la diagnosi di tumore alla prostata dovrebbe fungere da campanello d’allarme per gli uomini, per indurli a farsi carico della loro salute e a prendersi più cura di se stessi.
Tuttavia, un gran numero di ricerche sul tumore ha dimostrato che i malati di cancro sono particolarmente ricettivi ai consigli medici dopo la diagnosi, ma gli uomini più anziani, come quelli con tumore alla prostata, sembrano essere meno recettivi al cambiamento. ( Xagena2010 )
Fonte: J Natl Cancer Inst, 2010
Onco2010 Uro 2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...
Isterectomia semplice e radicale nelle donne con tumore della cervice a basso rischio
Dati retrospettivi hanno indicato che l’incidenza dell’infiltrazione parametrica è bassa nelle pazienti con tumore della cervice in stadio iniziale a...
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Esiti riferiti dalle pazienti nello studio OlympiA: Olaparib adiuvante nel tumore al seno in fase iniziale negativo per HER2 con mutazioni gBRCA1/2 e ad alto rischio
Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Rischio di tumore con inibitori topici della calcineurina, Pimecrolimus e Tacrolimus, per la dermatite atopica
La dermatite atopica è una condizione prevalente nei bambini e può essere gestita efficacemente con farmaci come gli inibitori topici...