La somministrazione di Salbutamolo è comunemente associata a un aumento dei livelli plasmatici del lattato nei pazienti trattati per esacerbazione acuta di asma
Esistono controversie riguardo all'incidenza e alla causa di iperlattatemia durante le riacutizzazioni di asma.
Sono stati valutati l'incidenza, le cause potenziali, e gli eventi avversi di iperlattatemia nei pazienti con grave esacerbazione di asma.
Lo studio era una sottoanalisi di pazienti trattati con placebo da uno studio prospettico, randomizzato, che stava valutando un agonista beta-adrenergico per via endovenosa nella esacerbazione acuta dell'asma.
I livelli sierici di Salbutamolo ( Albuterolo ), di lattato, e le concentrazioni di bicarbonato sono state misurate al basale e a 1.25 ore, e il punteggio di dispnea è stato misurato al basale e ogni ora per 3 ore, ed eseguita la spirometria.
Tutti i soggetti erano sottoposti a un trattamento comprendente 5-15 mg di Salbutamolo per nebulizzazione, 0.5-1 mg di Ipratropio per nebulizzazione, e almeno 50 mg di Prednisone orale o il suo equivalente prima dell'inizio dello studio.
Dopo randomizzazione, i soggetti sono stati trattati con Salbutamolo e Magnesio per via endovenosa a discrezione del medico curante.
I soggetti sono stati seguiti per 24 ore e per 1 settimana al momento del ricovero ospedaliero o alle dimissioni.
Sono stati arruolati 175 soggetti, con 84 assegnati al gruppo placebo. Dati completi sono stati ottenuti per 65 persone.
La precedente somministrazione media di Salbutamolo al basale era di 12.3 mg.
I valori medi di lattato al basale erano 18.5 mg/dL versus 26.5 mg/dL a 1.25 ore ( P inferiore a 0.001 ).
Quarantacinque soggetti ( 69.2% ) hanno presentato iperlattatemia.
I livelli medi di bicarbonato al basale erano 22.6 mEq/L versus 21.9 mEq/L a 1.25 ore ( P=0.11 ).
La concentrazione plasmatica di Salbutamolo è risultata correlata alla concentrazione di lattato ( beta= 0.45, p inferiore a 0.001 ) e si è mantenuta una associazione significativa dopo aggiustamento per gravità della malattia ( beta=0.41, P=0.001 ).
L’iperlattatemia non ha aumentato il rischio di ospedalizzazione o di recidiva ( P=0.26 ) e neppure era associata a una più ridotta FEV1 come percentuale del valore predetto a 3 ore ( P=0.54 ).
In conclusione, il Salbutamolo plasmatico era significativamente correlato alla concentrazione di lattato nel siero dopo aggiustamento per gravità della malattia.
L’iperlattatemia non era associata a una più ridotta funzione polmonare come emerso dalla misurazione della FEV1 come percentuale del valore predetto a 3 ore o a maggiore ospedalizzazione o a recidiva dopo 1 settimana. ( Xagena2014 )
Lewis LM et al, Chest 2014; 145: 53-59
Pneumo2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Valutazione della sicurezza e dell’efficacia a lungo termine di Dupilumab nei bambini con asma: studio LIBERTY ASTHMA EXCURSION
L’efficacia e la sicurezza di Dupilumab ( Dupixent ) nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni con...
Ruolo dei lipidi plasmatici e degli interventi con statine sul rischio e sulla gravità della sclerosi multipla
C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...
Impatto del trattamento con Avacopan sulla qualità di vita correlata alla salute nella vasculite associata ad anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili: analisi post-hoc dello studio ADVOCATE
La vasculite associata agli anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili ( ANCA ) è caratterizzata da infiammazione e distruzione di vasi sanguigni...
Plasma convalescente per sindrome da distress respiratorio acuto indotta da Covid-19 nei pazienti ventilati meccanicamente
L’immunizzazione passiva con plasma raccolto da pazienti convalescenti è stata regolarmente utilizzata per trattare la malattia da coronavirus 2019 (...
Tezepelumab e tappi di muco nei pazienti con asma da moderato a grave
I tappi di muco nelle vie aeree asmatiche sono associati all’ostruzione delle vie aeree e all’attività delle citochine infiammatorie, in...
Sicurezza ed efficacia a lungo termine di Tezepelumab nelle persone con asma grave e non-controllato: studio DESTINATION
Tezepelumab ( Tezspire ) è un anticorpo monoclonale umano che blocca la linfopoietina stromale timica ( TSLP ). Il farmaco è...
Valutazione della plasmaferesi rispetto all'immunoglobulina come primo trattamento dopo una terapia corticosteroidea sistemica inefficace per pazienti con sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica
La sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica ( SJS/TEN ) sono reazioni avverse cutanee gravi e i pazienti...
Sebetralstat, un inibitore orale sperimentale della callicreina plasmatica per il trattamento su richiesta dell'angioedema ereditario
Le linee guida raccomandano una terapia on-demand efficace per tutti gli individui con angioedema ereditario. È stato valutato il nuovo...
Neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche: il trattamento di prima linea con Tagraxofusp prolunga la sopravvivenza
I pazienti con neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche ( BPDCN ) sottoposti a terapia di prima linea con Tagraxofusp...
Dupixent a base di Dupilumab nel trattamento di dermatite atopica, asma, rinosinusite cronica con poliposi nasale, prurigo nodulare ed esofagite eosinofila
Dupixent, il cuiprincipio attivo è Dupilumab, è un medicinale impiegato per trattare: - dermatite atopica da moderata a grave ( nota...