L’aumento degli inquinanti nell’aria esterna è associato a ridotta broncodilatazione nei bambini con asma
L’aumento dei livelli di inquinamento atmosferico è associato ad un uso più frequente di inalatori di salvataggio nei soggetti con asma. Tuttavia, non è noto se questo fenomeno si spieghi con un aumento della gravità dei sintomi respiratori dovuto all’inquinamento dell'aria o se gli inquinanti atmosferici diminuiscano l'efficacia dei beta-agonisti a breve durata d’azione ( SABA ).
E’ stata esaminata la relazione tra la variazione percentuale del volume espiratorio forzato ( FEV1 ) dopo l'uso dei beta-agonisti con l'esposizione all'inquinamento dell’aria esterna in 85 bambini con asma tra i 7 e i 12 anni di età. L’esposizione all'inquinamento atmosferico dell’aria esterna è stata determinata misurando i livelli di biossido di azoto ( NO2 ), ozono ( O3 ), e particelle sottili ( le particelle con un diametro aerodinamico inferiore a 2.5 micron, PM2.5 ).
Queste misurazioni sono state ottenute dal Mexico City Automated Monitoring Network da una rete di siti all'interno di un raggio di 5 km dalla casa e dalla scuola di ogni bambino.
Un aumento interquartile nello stesso giorno di 10 parti per miliardo ( ppb ) della concentrazione di NO2 è stato associato ad una ridotta risposta di FEV1 alla terapia con beta-agonisti a breve durata d’azione ( -15% ). Questa associazione è risultata anche significativa se si considerano i livelli di NO2 in ciascuno dei precedenti tre giorni.
Un aumento interquartile di O3 ( 16 ppb ) nel quinto giorno precedente era associato ad una ridotta risposta ai beta-agonisti ( -11% ).
Un incremento interquartile di PM2.5 ( 14 microg/m3 ) non è stato associato ad alcuna riduzione significativa della risposta alla terapia con beta-agonisti a breve durata d’azione.
Queste associazioni non sono state osservate in bambini sottoposti a terapia con corticosteroidi per via inalatoria.
In conclusione, i risultati suggeriscono che la recente esposizione a biossido d’azoto ed eventualmente a ozono può ridurre la risposta ai SABA nel provocare broncodilatazione nei bambini con asma.
L'associazione tra biossido d’azoto e risposta FEV1 alla somministrazione di beta-agonisti a breve durata d’azione può avere importanti implicazioni nella comprensione di come i livelli di inquinamento dell'aria esterna siano correlati al controllo dell'asma. ( Xagena2009 )
Hernandez-Cadena L et al, Chest 2009; 136: 1529-1536
Pneumo2009
Indietro
Altri articoli
Valutazione della sicurezza e dell’efficacia a lungo termine di Dupilumab nei bambini con asma: studio LIBERTY ASTHMA EXCURSION
L’efficacia e la sicurezza di Dupilumab ( Dupixent ) nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni con...
Ruolo dei lipidi plasmatici e degli interventi con statine sul rischio e sulla gravità della sclerosi multipla
C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...
Impatto del trattamento con Avacopan sulla qualità di vita correlata alla salute nella vasculite associata ad anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili: analisi post-hoc dello studio ADVOCATE
La vasculite associata agli anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili ( ANCA ) è caratterizzata da infiammazione e distruzione di vasi sanguigni...
Plasma convalescente per sindrome da distress respiratorio acuto indotta da Covid-19 nei pazienti ventilati meccanicamente
L’immunizzazione passiva con plasma raccolto da pazienti convalescenti è stata regolarmente utilizzata per trattare la malattia da coronavirus 2019 (...
Tezepelumab e tappi di muco nei pazienti con asma da moderato a grave
I tappi di muco nelle vie aeree asmatiche sono associati all’ostruzione delle vie aeree e all’attività delle citochine infiammatorie, in...
Sicurezza ed efficacia a lungo termine di Tezepelumab nelle persone con asma grave e non-controllato: studio DESTINATION
Tezepelumab ( Tezspire ) è un anticorpo monoclonale umano che blocca la linfopoietina stromale timica ( TSLP ). Il farmaco è...
Valutazione della plasmaferesi rispetto all'immunoglobulina come primo trattamento dopo una terapia corticosteroidea sistemica inefficace per pazienti con sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica
La sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica ( SJS/TEN ) sono reazioni avverse cutanee gravi e i pazienti...
Sebetralstat, un inibitore orale sperimentale della callicreina plasmatica per il trattamento su richiesta dell'angioedema ereditario
Le linee guida raccomandano una terapia on-demand efficace per tutti gli individui con angioedema ereditario. È stato valutato il nuovo...
Neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche: il trattamento di prima linea con Tagraxofusp prolunga la sopravvivenza
I pazienti con neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche ( BPDCN ) sottoposti a terapia di prima linea con Tagraxofusp...
Dupixent a base di Dupilumab nel trattamento di dermatite atopica, asma, rinosinusite cronica con poliposi nasale, prurigo nodulare ed esofagite eosinofila
Dupixent, il cuiprincipio attivo è Dupilumab, è un medicinale impiegato per trattare: - dermatite atopica da moderata a grave ( nota...