Relazione non-lineare tra concentrazione plasmatica di 25-idrossivitamina D e successiva frattura di anca


I livelli sierici di 25-OH vitamina D ( 25-idrossivitamina D ) sono stati confrontati in 254 soggetti con frattura dell'anca e 2.402 soggetti di controllo.
Si è notata una significativa associazione inversa tra 25-idrossivitamina D e frattura dell'anca solo tra 0 e 70 nmol/L.

La vitamina D è fondamentale per il metabolismo osseo, tuttavia l'utilità dei livelli sierici di 25-idrossivitamina D come marker di rischio per le fratture dell'anca è controversa.

È stato condotto uno studio caso-controllo di pazienti ricoverati in ospedali con fratture dell'anca a Calgary, Alberta ( bacino di utenza di 1.4 milioni ) nel periodo 2007-2011.

Sono stati cercati nel sistema informatico Calgary Laboratory Services i dati sui livelli plasmatici di 25-idrossivitamina D entro 6 mesi prima del ricovero nei pazienti ricoverati in ospedale con fratture dell'anca.
I casi identificati sono stati abbinati a controlli per età, sesso e il mese del test, ed è stata esaminata l’associazione tra frattura dell'anca e 25-idrossivitamina D.

Su 305 soggetti inizialmente identificati con fratture dell'anca, i livelli sierici di 25-idrossivitamina D erano disponibili per 254 pazienti ( 83% ).
Questi sono stati abbinati a 2.402 soggetti di controllo.

È stata osservata una significativa relazione ( P minore di 0.01 ) non-lineare tale che 25-idrossivitamina D è risultata inversamente associata a frattura dell'anca solo al di sotto di 70 nmol/L ( odds ratio, OR=0.81 per un aumento 10 nmol/L ).

In conclusione, l'utilità dei livelli di 25-idrossivitamina D come marker di rischio per la frattura dell'anca dipende dal livello di cut-off utilizzato ed è potenzialmente utilizzabile solo per i livelli più bassi di 25-idrossivitamina D. ( Xagena2013 )

de Koning L et al, Osteoporosis Int 2013; 24: 2061-2065

Endo2013



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