Gefitinib versus Cisplatino più Docetaxel nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione nel gene codificante per EGFR
Pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule portatori di mutazioni nel gene del recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ) rispondono bene a Gefitinib ( Iressa ), un inibitore tirosin chinasico specifico per EGFR; tuttavia non è chiaro se Gefitinib sia migliore della chemioterapia standard a due agenti basata sul Platino in pazienti selezionati per mutazione in EGFR.
È stato condotto uno studio in aperto, di fase 3 ( WJTOG3405 ) con reclutamento effettuato nel periodo 2006-2009 in 36 Centri in Giappone.
Nello studio, 177 pazienti mai sottoposti a chemioterapia, di età uguale o inferiore a 75 anni e con diagnosi di carcinoma polmonare non a piccole cellule di stadio IIIB/IV o con ricorrenza post-operatoria, e con mutazioni nel gene codificante EGFR ( delezione dell’esone 19 o mutazione L858R ) sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Gefitinib ( 250 mg/die per via orale; n=88 ) o Cisplatino ( 80 mg/m2, per via intravenosa ) più Docetaxel ( 60 mg/m2, per via intravenosa; n=89 ), somministrati ogni 21 giorni per 3-6 cicli.
L’end point primario era la sopravvivenza libera da progressione e le analisi di sopravvivenza sono state condotte per intention-to-treat.
In totale, 5 pazienti sono stati esclusi: in due sono stati diagnosticati carcinoma tiroideo e carcinoma del colon dopo la randomizzazione, uno è risultato portatore di una mutazione nell’esone 18, uno non ha fornito il consenso completo e uno ha mostrato una reazione allergica acuta a Docetaxel ).
Alla fine sono stati inclusi nell’analisi di sopravvivenza 172 pazienti ( 86 in ciascun gruppo ).
Il gruppo Gefitinib ha mostrato sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga rispetto al gruppo Cisplatino più Docetaxel, con una sopravvivenza mediana libera da progressione di 9.2 mesi versus 6.3 mesi ( hazard ratio, HR=0.489, log-rank p inferiore a 0.0001 ).
Mielosoppressione, alopecia e fatigue sono risultati più frequenti nel gruppo Cisplatino più Docetaxel, ma tossicità della pelle, disfunzione epatica e diarrea sono risultati più frequenti nel gruppo Gefitinib.
Due pazienti nel gruppo Gefitinib hanno sviluppato malattia interstiziale polmonare ( incidenza 2.3% ), uno di questi è deceduto.
In conclusione, i pazienti con carcinoma polmonare selezionati in base a mutazioni di EGFR mostrano una maggiore sopravvivenza libera da progressione se sono trattati con Gefitinib piuttosto che con Cisplatino più Docetaxel. ( Xagena2010 )
Mitsudomi T et al, Lancet Oncol 2010; 11: 121-128
Pneumo2010 Onco2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso: studio di fase 3 randomizzato versus Docetaxel CA209057
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso: studio randomizzato di fase 3 versus Docetaxel CA209017
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...
ASCO24 - Il consolidamento con Durvalumab nel carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio limitato ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione. Studio ADRIATIC
Lo studio ADRIATIC ha dimostrato che il trattamento di consolidamento con Durvalumab ( Imfinzi ) dopo chemioradioterapia concomitante ha migliorato...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Telisotuzumab vedotin in combinazione con Erlotinib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule che esprime la proteina c-Met
La sovraespressione delle mutazioni della proteina c-Met e del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) può coesistere...