La disfunzione ventricolare destra persistente alla dimissione dopo embolia polmonare è associata a tromboembolia venosa ricorrente
Nei pazienti con embolia polmonare, la disfunzione ventricolare destra al momento del ricovero ospedaliero è un predittore di outcome ( esito ) clinico avverso nel breve periodo.
Uno studio, compiuto da Ricercatori dell’Università di Firenze e dell’Università di Perugia ( Italia ), ha valutato il valore prognostico della persistenza della disfunzione ventricolare destra durante la dimissone ospedaliera, riguardo alla probabilità di tromboembolia venosa ricorrente.
L’ecocardiografia è stata impiegata con l’obiettivo di valutare la disfunzione ventricolare destra al momento dell’ingresso in ospedale e prima della dimissione ospedaliera in 301 pazienti consecutivi con primo episodio di embolia polmonare acuta tra il 1998 ed il 2004.
I pazienti sono stati seguiti a 2, 6 e a 12 mesi e, successivamente, ogni anno.
L’end point primario era rappresentato da tromboembolia venosa fatale o non fatale.
I pazienti sono stati classificati in:
- senza disfunzione ventricolare destra ( 155 pazienti, pari al 51.5% );
- con regressione della disfunzione ventricolare destra ( cioè disfunzione ventricolare destra al momento del ricovero ma non alla dimissione ) ( 87 pazienti, pari al 28.9% );
- con disfunzione ventricolare destra persistente ( cioè disfunzione ventricolare destra all’ingresso e all’uscita dell’ospedale ) ( 59 pazienti, pari al 19.6% ).
Dopo una media di 3.1 anni, i pazienti con disfunzione ventricolare destra persistente hanno mostrato un aumento del rischio di tromboembolia venosa ricorrente ( 14 pazienti; 9.2% pazienti/anno ) rispetto a quelli senza disfunzione ventricolare destra ( 15 pazienti; 3.1% pazienti/anno ) oppure regressione della disfunzione ventricolare destra ( 3 pazienti; 1.1% pazienti/anno ) ( p = 0.001 ).
Sei delle 8 morti associate all’embolia polmonare sono avvenute nei pazienti con persistenza della disfunzione ventricolare destra.
All’analisi multivariata dopo aggiustamento per il trattamento anticoagulante, la persistenza della disfunzione ventricolare destra è risultata essere un predittore indipendente di tromboembolia venosa ricorrente ( hazard ratio, HR = 3.79; p < 0.001 ). ( Xagena2006 )
Grifoni S et al, Arch Intern Med 2006; 166: 2151-2156
Cardio2006 Pneumo2006
Indietro
Altri articoli
Rischi di trombosi venosa profonda, embolia polmonare ed emorragie dopo Covid-19
È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi...
Trombolisi diretta da catetere versus anticoagulazione nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio-alto: studio CANARY
Il trattamento ottimale dell'embolia polmonare ( PE ) a rischio intermedio-alto rimane sconosciuto. È stato valutato l'effetto della trombolisi convenzionale...
Passaggio precoce all'anticoagulazione orale nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio: studio PEITHO-2
Le attuali linee guida raccomandano una strategia di trattamento aggiustata per il rischio per la gestione dell'embolia polmonare acuta. Questa...
Dimissione precoce, trattamento domiciliare con Rivaroxaban nell'embolia polmonare a basso rischio
I dati dello studio HoT-PE hanno dimostrato i benefici per alcuni pazienti con embolia polmonare acuta a basso rischio, della...
Esiti e fattori di rischio di embolia polmonare massiva e submassiva nei bambini
Poco si sa sulla embolia polmonare grave nei bambini. Sono stati riportati gli esiti di embolia polmonare, identificati i fattori...
Xeljanz al dosaggio di 10 mg due volte al giorno: aumento del rischio di embolia polmonare e di mortalità nei pazienti con artrite reumatoide
In accordo con l’EMA ( European Medcines Agency ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), Pfizer Europe ha...
Antinfiammatori: Tofacitinib associato a rischio di embolia polmonare e trombosi venosa profonda in modo dose-dipendente
Lo studio A3921133 è uno studio in aperto in corso che valuta la sicurezza di Tofacitinib ( Xeljanz ) 5...
Trattamento ed esiti clinici a lungo termine dell'embolia polmonare incidentale nei pazienti con tumore
L'embolia polmonare viene diagnosticata incidentalmente fino al 5% dei pazienti con tumore in scansioni di imaging di routine. La rilevanza...
Pradaxa, un anticoagulante per il trattamento di trombosi venosa profonda, embolia polmonare, e per la prevenzione della formazione di coaguli in chirurgia ortopedica e nella fibrillazione atriale
Pradaxa è un medicinale anticoagulante che trova impiego per: prevenire la formazione di coaguli ematici nelle vene degli adulti...
Incidenza e fattori di rischio dell'ipertensione polmonare tromboembolica cronica dopo embolia polmonare acuta
L'incidenza e i fattori di rischio dell'ipertensione polmonare tromboembolica cronica ( CTEPH ) dopo embolia polmonare ( PE ) acuta...