Ruolo dell’infezione da HPV nei carcinomi orofaringei del testa-collo


Uno studio epidemiologico condotto da Ricercatori della Johns Hopkins University in collaborazione con il National Cancer Institute ( NCI ) ed il German Cancer Research Center, ha fornito supporto all’associazione tra il papillomavirus umano ( HPV ) ed un sottogruppo di tumori orofaringei, alcuni carcinomi a cellule squamose del testa-collo.

Dall’esame dei campioni del carcinoma orofaringeo è emerso che nel 72% dei casi esaminati il DNA del ceppo 16 di HPV ( HPV-16 ) era localizzato nel nucleo della cellula tumorale.

E’ stata inoltre riscontrata un’alta prevalenza di anticorpi verso l’oncoproteina E6, E7, o di entrambe, di HPV ( 64% ) nei pazienti con tumore orofaringeo.

Non è chiaro il grado di interazione tra le infezioni orali da HPV ed il consumo di tabacco o di alcol, o di entrambi. nell’aumentare il rischio di carcinoma a cellule squamose del testa-collo.

I Ricercatori hanno trovato che l’esposizione ad HPV aumenta l’associazione con il tumore orofaringeo senza riguardo al consumo di tabacco o di alcol, ma non è stata scoperta alcuna sinergia tra l’esposizione di HPV ed il consumo di tabacco ed alcol.

Sono stati ipotizzati 2 distinti pothway per lo sviluppo del tumore orofaringeo: uno basato sugli effetti carcinogenici del tabacco o dell’alcol, o di entrambi, ed un altro fondato sull’instabilità genomica indotta dal papillomavirus umano.

Secondo i Ricercatori, l’infezione orale da HPV è sessualmente acquisita. Il contatto oro-genitale è risultato fortemente associato al tumore orofaringeo, anche se non è possibile escludere la trasmissione bocca-bocca o altri contatti.

In precedenti studi alcuni comportamenti sessuali ed una storia di infezione orale da HPV sono risultati associati ad un aumentato rischio di carcinoma a cellule squamose del testa-collo, in cui il 25% o più dei tumori erano positivi per il DNA di HPV, ma non in quelli in cui meno del 25% dei tumori erano positivi per il DNA di HPV.

Molte discrepanze nei risultati sono dovute all’eterogeneità della popolazione esaminata. Pertanto i Ricercatori hanno arruolato solo pazienti con tumore orofaringeo, il 90% dei quali con tumore alle tonsille o alla base della lingua.

Sebbene l’HPV-16 sia responsabile di più del 90% dei casi di carcinoma a cellule squamose HPV-positivi del testa-collo, una più accurata ricerca probabilmente potrebbe individuare alti ceppi di HPV ( HPV-18, HPV-31, HPV-33, HPV-35 ) associati a questo tumore.

Nello studio è stato osservato che il tumore orofaringeo era indipendentemente associato ad una storia familiare di carcinoma a cellule squamose del testa-collo e ad una scarsa igiene orale.

Le coinfezioni batteriche potrebbero avere un ruolo nell’aumentare il rischio di tumore orofaringeo, così come l’infezione da Chlamydia trachomatis nel carcinoma della cervice.( Xagena2007 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2007

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