Cancro al polmone a piccole cellule in stadio esteso trattati con Atezolizumab, Carboplatino ed Etoposide: sopravvivenza globale aggiornata e analisi del sottogruppo PD-L1 - Studio IMpower133
IMpower133, uno studio randomizzato, in doppio cieco, di fase I/III, ha dimostrato che l'aggiunta di Atezolizumab ( Tecentriq ), un anticorpo anti-PD-L1, a Carboplatino più Etoposide ( CP/ET ) per il trattamento di prima linea del tumore polmonare a piccole cellule in stadio esteso ( ES-SCLC ) ha determinato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale ( OS ) e della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto al placebo più regime CP/ET.
Sono stati riportati i dati di sopravvivenza globale aggiornati, modelli di progressione della malattia, sicurezza e biomarcatori esplorativi ( PD-L1, carico mutazionale del tumore basato misurato in un campione di sangue, bTMB ).
I pazienti con tumore ES-SCLC non-trattato sono stati assegnati in modo casuale a ricevere quattro cicli di 21 giorni di Carboplatino ( area sotto la curva 5 mg per ml/min per via endovenosa IV, giorno 1 ) più Etoposide ( 100 mg/m2 IV, giorni 1-3 ) con Atezolizumab ( 1.200 mg IV, giorno 1 ) oppure placebo, quindi Atezolizumab oppure placebo di mantenimento fino a tossicità inaccettabile, progressione della malattia o perdita del beneficio clinico.
Sono stati raccolti campioni di tumore; il test per l'espressione di PD-L1 non era richiesto per l'arruolamento.
I due endpoint primari, la sopravvivenza senza progressione e la sopravvivenza globale valutate dallo sperimentatore, erano statisticamente significative all'analisi ad interim.
Sono state condotte analisi di sopravvivenza OS e sopravvivenza PFS aggiornate e di biomarcatori esplorativi.
I pazienti hanno ricevuto Atezolizumab più regime CP/ET ( n=201 ) oppure placebo più regime CP/ET ( n=202 ).
All'analisi aggiornata, il follow-up mediano per la sopravvivenza globale era di 22.9 mesi; si erano verificati 302 decessi.
La sopravvivenza globale mediana è stata rispettivamente di 12.3 e 10.3 mesi con Atezolizumab più regime CP/ET e placebo più regime CP/ET ( hazard ratio, HR=0.76; P descrittivo=0.0154 ).
A 18 mesi, il 34.0% e il 21.0% dei pazienti erano vivi rispettivamente nei bracci Atezolizumab più regime CP/ET e placebo più regime CP/ET.
I pazienti hanno tratto beneficio dall'aggiunta di Atezolizumab, indipendentemente dall'immunoistochimica di PD-L1 o dallo stato di bTMB.
L'aggiunta di Atezolizumab al regime CP/ET come trattamento per il tumore al polmone a piccole cellule in stadio esteso ha continuato a dimostrare una migliore sopravvivenza globale e un profilo di sicurezza tollerabile nell'analisi aggiornata, confermando il regime come un nuovo standard di cura.
Le analisi esplorative hanno dimostrato il beneficio del trattamento indipendentemente dallo stato del biomarcatore. ( Xagena2021 )
Liu SV et al, J Clin Oncol 2021; 39: 619-630
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