Imjudo a base di Tremelimumab nel trattamento del carcinoma del polmone non-a-piccole cellule e del carcinoma epatocellulare
Imjudo, il cui principio attivo è Tremelimumab, è un medicinale antitumorale, che trova impiego in:
- carcinoma epatocellulare ( un tipo di tumore del fegato ) nei pazienti adulti non-trattati in precedenza e la cui malattia è in stadio avanzato o non-resecabile ( non può essere asportato con un intervento chirurgico ). Imjudo in associazione a Durvalumab, un inibitore del checkpoint immunitario PD-L1;
- carcinoma del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) che ha metastatizzato ( si è diffuso ad altre parti dell’organismo ) nei pazienti adulti non-trattati in precedenza. È somministrato in associazione a Durvalumab e chemioterapia a base di Platino e viene utilizzato quando il tumore non ha mostrato mutazioni ( alterazioni ) nei cosiddetti geni EGFR e ALK.
Imjudo è somministrato come infusione in vena della durata di circa un’ora.
Per il trattamento del carcinoma epatocellulare Imjudo è somministrato una volta, in associazione a
Durvalumab. In seguito, il trattamento con Durvalumab è somministrato ogni quattro settimane da solo fino a quando la malattia non peggiora o gli effetti indesiderati non diventano inaccettabili.
Per il trattamento del cancro al polmone non-a-piccole cellule, Imjudo è somministrato in associazione a Durvalumab e chemioterapia fino a quando la malattia non peggiora o gli effetti indesiderati non diventano inaccettabili, fino a un massimo di 5 dosi.
Il principio attivo di Imjudo, Tremelimumab, è un anticorpo monoclonale, concepito per legarsi a CTLA-4, una proteina che controlla l’attività delle cellule T del sistema immunitario, e bloccarla. Bloccando CTLA-4 Tremelimumab induce un aumento del numero e dell’attività delle cellule T, che possono quindi distruggere le cellule tumorali. Questo dovrebbe rallentare la diffusione del tumore.
In uno studio principale condotto su pazienti con carcinoma epatocellulare in stadio avanzato non-trattato in precedenza nei quali il tumore non può essere asportato con intervento chirurgico, Imjudo in associazione a Durvalumab ha aumentato la durata di vita complessiva dei pazienti rispetto al
trattamento standard ( Sorafenib ): i pazienti trattati con Imjudo più Durvalumab ( n=393 ) hanno vissuto in media 16,4 mesi rispetto ai 13,8 mesi di quelli ai quali è stato somministrato Sorafenib ( n=389 ). Nel 20% circa dei pazienti trattati con Imjudo e Durvalumab il tumore si è ridotto o è scomparso; questa risposta è durata in media circa 22 mesi. Circa il 5% dei pazienti trattati con Sorafenib ha avuto una risposta al trattamento, che è durata in media 18 mesi.
In uno studio principale condotto su pazienti affetti da cancro polmonare non-a-piccole cellule metastatico, 338 pazienti ai quali era stato somministrato Imjudo in associazione a Durvalumab e chemioterapia hanno vissuto in media 14 mesi, rispetto ai 12 mesi dei 337 pazienti ai quali era stata somministrata solo chemioterapia. Hanno inoltre vissuto più a lungo senza che la malattia peggiorasse: in media circa 6 mesi, rispetto ai 5 mesi per i pazienti sottoposti unicamente a chemioterapia.
Le reazioni avverse più comuni di Imjudo in associazione a Durvalumab ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) comprendono: eruzione cutanea, prurito, diarrea, dolore addominale ( mal di pancia ), aumento dei livelli degli enzimi epatici, febbre, ipotiroidismo ( attività insufficiente della ghiandola tiroidea ), tosse ed edema periferico ( tumefazione, in particolare alle caviglie e ai piedi ).
Le reazioni avverse gravi più comuni ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) comprendono: colite ( infiammazione dell’intestino crasso ), diarrea e infezione polmonare.
Gli effetti indesiderati più comuni ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) di Imjudo in
associazione a Durvalumab e a chemioterapia a base di Platino comprendono anemia ( bassi livelli di eritrociti ), nausea, neutropenia ( bassi livelli di neutrofili, un tipo di globuli bianchi che combatte
l’infezione ), stanchezza, appetito ridotto, eruzione cutanea, trombocitopenia ( bassi livelli di piastrine nel sangue ), diarrea, leucopenia ( bassi livelli di globuli bianchi ), stipsi, vomito, livelli aumentati di enzimi epatici, febbre, infezioni delle vie respiratorie superiori ( naso e gola ), infezione polmonare, ipotiroidismo, dolore articolare, tosse e prurito.
Le reazioni avverse gravi più comuni ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) comprendono: infezione polmonare, anemia, trombocitopenia, colite, diarrea, febbre e neutropenia con febbre.
Imjudo è comunemente associato a reazioni avverse correlate all’attività del sistema immunitario
sugli organi, quali colite immuno-mediata, epatite ( infiammazione del fegato ) e ipotiroidismo.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Imjudo sono superiori ai rischi.
Imjudo, somministrato in associazione a Durvalumab per il trattamento del carcinoma epatocellulare o a Durvalumab e alla chemioterapia per il trattamento del tumore polmonare non-a -piccole cellule metastatico, può aumentare la sopravvivenza dei pazienti rispetto alla terapia standard.
Nel trattamento del carcinoma epatocellulare, gli effetti indesiderati di Imjudo somministrato in associazione a Durvalumab possono essere gravi, ma non più di quelli della terapia standard.
Nel trattamento del tumore NSCLC, l’aggiunta di Imjudo e Durvalumab alla chemioterapia può causare effetti indesiderati gravi, in particolare per quanto riguarda gli effetti indesiderati immuno-correlati, e il trattamento di pazienti fragili o anziani richiede particolare attenzione. ( Xagena2023 )
Fonte: EMA, 2023
Gastro2023 Pneumo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Atezolizumab e Platino più Pemetrexed con o senza Bevacizumab per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso metastatico
La combinazione di un anticorpo contro PD-1 o il suo ligando ( PD-L1 ) con la chemioterapia è il trattamento...
Carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ROS1-positivo: Taletrectinib associato a risposte sostenute
Lo studio di fase 2 TRUST-I ha mostrato risposte durature nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC )...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Atezolizumab in combinazione con Carboplatino e Pemetrexed nei pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio avanzato con metastasi cerebrali non-trattate: studio Atezo-Brain
Lo studio Atezo-Brain ha valutato Atezolizumab ( Tecentriq ) in combinazione con chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole...
Sotorasib versus Docetaxel per carcinoma al polmone non-a-piccole cellule precedentemente trattato con mutazione KRASG12C
Sotorasib ( Lumykras ) è un inibitore specifico e irreversibile della proteina GTPase, KRASG12C. Sono state confrontate l'efficacia e la...
Libtayo a base di Cemiplimab per il trattamento di carcinoma cutaneo a cellule squamose, carcinoma basocellulare, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro della cervice
Libtayo, il cui principio attivo è Cemiplimab, è un medicinale antitumorale usato negli adulti per trattare: - un tipo di...
Toripalimab più chemioterapia per i pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule avanzato naive al trattamento: studio CHOICE-01
Lo studio CHOICE-01 ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Toripalimab in combinazione con la chemioterapia come trattamento di prima...