Aripiprazolo, profilo di sicurezza


La Newsletter eLetter on Drugs for Severe Psychiatric Illnesses, un’iniziativa di Public Citizen’s Health Research Group , sottolinea i timori sulla possibile tossicità a livello oculare dell’Aripiprazolo ( Abilify ), un farmaco antipsicotico atipico.

Gli studi condotti su animali ( ratti) hanno mostrato una degenerazione della retina dopo somministrazione del farmaco.

Non esistono dati riguardanti l’uomo.

Viene inoltre contestata l’affermazione che l’Aripiprazolo possa rappresentare un significativo miglioramento nel trattamento della schizofrenia.

L’analisi di 5 studi clinici , che sono ala base della decisione dell’FDA di autorizzare la commercializzazione del farmaco , non mostra alcuna superiorità dell’Aripiprazolo rispetto all’Aloperidolo e al Risperidone.

Inoltre l’Aripiprazolo, come tutti gli antipsicotici vecchi e nuovi, ad alti dosaggi può causare un prolungamento dell’intervallo QT, che in alcuni pazienti può dar origine ad aritmie minaccianti la vita.

Nel corso di studi clinici di breve durata è emerso che il 15,3% dei pazienti trattati con Aripiprazolo 30 mg va incontro a sonnolenza.
L’incidenza di acatisia è stata del 10% con Aripiprazolo contro il 6,8% del gruppo placebo.
L’ipotensione ortostatica è stata vista nel 14% dei pazienti trattati con Aripiprazolo contro l’11,9% dei pazienti del gruppo placebo.

L’8% dei pazienti ha aumentato il proprio peso più del 7% dopo assunzione dell’Aripiprazolo rispetto al 3% del gruppo placebo.

Quando si assume Aripiprazolo è necessario evitare di bere bevande alcoliche e particolare attenzione deve essere riposta nell’evitare la contemporanea somministrazione di altri farmaci con azione sul sistema nervoso centrale.
L’associazione contemporanea di Aripiprazolo e Carbamazepina può portare ad una più veloce eliminazione dell’antipsicotico ed è associata ad un minore effetto terapeutico.
Il Ketoconazolo, la Chinidina, la Fluoxetina o la Paroxetina possono invece aumentare i livelli plasmatici dell’Aripiprazolo. ( Xagena2003 )

Fonte: eLetter on Drugs for Severe Psychiatric Illnesses


Psyche2003


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