Le indicazioni del NICE sui nuovi farmaci per il trattamento del disturbo bipolare di tipo 1
Il NICE ( National Institute for Clinical Excellence ) ha emesso un parere positivo sull’impiego di due nuovi farmaci nel trattamento della mania acuta associata a disturbi bipolari di tipo 1.
La scelta del trattamento dell’episodio maniacale acuto dovrebbe essere fatta dal medico sentendo il parere del paziente sulla base dei benefici e degli effetti indesiderati di ciascun farmaco.
Il disturbo bipolare è una malattia psichiatrica cronica, caratterizzata dall’alternanza di episodi maniacali e di depressione.
Si distinguono principalmente due tipi di disturbi bipolari: disturbo bipolare di tipo 1 e di tipo 2.
Il disturbo bipolare di tipo 1 è caratterizzato da un decorso clinico con episodi maniacali o misti, dove gli episodi maniacali sono gravi e causano danni funzionali e frequentemente richiedono l’ospedalizzazione del paziente.
Nel disturbo bipolare di tipo 2 prevale l’ipomania.
L’ipomania è distinta dalla mania dall’assenza di sintomi psicotici e minor danno funzionale.
I soggetti con ipomania di norma non richiedono l’ospedalizzazione.
Il rischio di suicidio negli individui con disturbo bipolare varia tra il 15 ed il 19%.
Gli uomini presentano un maggiori rischio di suicidio rispetto alle donne, e questo avviene più frequentemente durante un episodio depressivo.
Comunemente gli individui con disturbo bipolare presentano disturbi psichiatrici concomitanti o fanno abuso di sostanze stupefacenti o di alcool.
Alcuni farmaci impiegati nel trattamento del disturbo bipolare di tipo 1 agiscono sia sugli episodi maniacali che nella prevenzione delle recidive.
I farmaci che sono impiegati per trattare la fase maniacale acuta vengono anche assunti durante la remissione con lo scopo di prevenire o ritardare la comparsa delle recidive.
I sali di Litio sono stati per molto tempo i farmaci di prima scelta nel trattamento e nella profilassi della mania, della malattia maniaco-depre ssiva e delle recidive di depressione.
Tuttavia il Litio non presenta un buon profilo di sicurezza, e richiede frequenti aggiustamenti del dosaggio.
Gli anticonvulsivanti come il Valproato e la Carbamazepina sono impiegati come alternativa al Litio.
Riguardo all’episodio maniacale acuto non c’è consenso su quale sia il trattamento più appropriato.
L’impiego dei farmaci per la profilassi può avvenire sia singolarmente che in combinazione.
Questi farmaci possono essere assunti in modo concomitante con un farmaco che controlla i sintomi acuti della mania.
Una strategia alternativa è quella di iniziare il farmaco profilattico una volta che l’umore del paziente è stato stabilizzato da un farmaco antimaniacale.
Le benzodiazepine sono spesso impiegate negli stadi iniziali della fase acuta della mania.
Gli antipsicotici possono essere suddivisi in due classi: i più vecchi antipsicotici, detti “tipici��? ed i più nuovi o “atipici��? ( es. Olanzapina ).
Tutti gli antipsicotici sono associati ad effetti indesiderati.
Gli effetti indesiderati comprendono i sintomi extrapiramidali ( come parkinsonismo, distonia, acatisia, discinesia tardiva ) effetti autonomici ( come offuscamento visivo, aumento della pressione intraoculare, secchezza della fauci ed oculare, costipazione e ritenzione urinaria ), aumentati livelli di prolattina, convulsioni, sedazione, alterazioni elettriche del cuore ed aumento di peso.
Un grave effetto indesiderato con l’uso degli antipsicotici è la discinesia tardiva ( movimenti involontari del tronco ed orofacciali ), che può essere irreversibile e può peggiorare sospendendo il trattamento.
Sebbene l’incidenza degli effetti indesiderati sia associata alla dose somministrata, gli antipsicotici atipici in generale presentano una più bassa incidenza di sintomi extrapiramidali rispetto agli antipsicotici tipici.
Secondo il NICE l’Olanzapina ( Zyprexa ) ed il Valproato semisodico dovrebbero essere considerati come opzioni nel trattamento dei sintomi acuti della mania associati al disturbo bipolare di tipo 1. ( Xagena2003 )
Fonte: NICE
Psyche2003 Farma2003
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