Terapia cognitivo-comportamentale nel trattamento preventivo dell’emicrania


F. Antonaci e A. Costa, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Istituto Neurologico Mondino, Università di Pavia

L’obiettivo della terapia cognitivo-comportamentale è quello di aiutare il paziente ad identificare e modificare risposte comportamentali errate che possono scatenare o aggravare un attacco emicranico. E’ noto che particolari stati emotivi possono essere un fattore scatenante l’attacco emicranico in molti pazienti che perseverano in sentimenti di disperazione e autosvalutazione. La terapia cognitivo-comportamentale si basa sul principio che l’ansia e lo stress sono fattori aggravanti in un attacco emicranico in evoluzione e quindi promuove un approccio di adattamento alle situazioni e una progettazione di specifiche metodiche di superamento del fattore scatenante/aggravante la cefalea. Le tecniche cognitivo-comportamentali sono risultate efficaci se impiegate da sole, anche se spesso vengono utilizzate in contemporanea al biofeedback. ( 2000 )


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