Aspirina nella prevenzione della malattia cardiovascolare: il dosaggio ottimale potrebbe essere compreso tra 75 e 81 mg/die


Il dosaggio ottimale di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) per la prevenzione di eventi cardiovascolari rimane controverso.

Ricercatori dello studio CHARISMA hanno valutato l’incidenza di esiti clinici avversi e i fattori di rischio per questi esiti legati alla dose di Aspirina determinata dai Ricercatori in uno studio di prevenzione primaria.

Sono state effettuate analisi osservazionali post hoc dei dati ottenuti con uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e placebo-controllato, che ha coinvolto 15.595 pazienti con malattia cardiovascolare e fattori di rischio multipli.

L’endpoint di efficacia era rappresentato dall’incidenza dell’esito composito di infarto del miocardio, ictus e morte per cause cardiovascolari, mentre quello di sicurezza era rappresentato dall’incidenza di sanguinamento grave o pericoloso per la vita nel corso di un periodo osservazionale mediano di 28 mesi ( range interquartile da 23 a 31 mesi ).

Le dosi giornaliere di Aspirina sono state suddivise come inferiori a 100 mg ( 75-81 mg ) ( n=7.180 ), 100 mg ( n=4961 ) e superiori a 100 mg (150-162 mg ) ( n=3.454 ).

Il rischio per l’endpoint primario di efficacia è stato lo stesso, indipendentemente dalla dose ( hazard ratio aggiustato, HR=0.95 per 100 mg vs meno di 100 mg; HR=1 per oltre 100 mg vs meno di 100 mg ).

Anche il rischio per l’endpoint primario di sicurezza si è dimostrato indipendente dalla dose ( hazard ratio aggiustato, HR=0.85 per 100 mg vs meno di 100 mg; HR=1.05 per oltre 100 mg vs meno di 100 mg ).

Nei pazienti che hanno ricevuto anche Clopidogrel ( Plavix ), una dose giornaliera di Aspirina superiore a 100 mg sembra essere associata in maniera non-statisticamente significativa a una ridotta efficacia ( hazard ratio corretto, HR=1.16 ) e a un aumento del danno ( HR=1.30 ).

L’analisi post hoc costituisce un limite dello studio così come il fatto che l’uso dell’Aspirina non era randomizzato o in cieco.

In conclusione, una dose giornaliera di Aspirina uguale o superiore a 100 mg è risultata associata a benefici non ben definiti nei pazienti che assumevano solo Acido Acetilsalicilico e a un possibile danno in quelli che assumevano anche Clopidogrel.
Dosi giornaliere tra 75 e 81 mg potrebbero ottimizzare l’efficacia e la sicurezza nei pazienti che necessitano di Aspirina per una prevenzione a lungo-termine, in particolare in quelli sottoposti a duplice terapia antipiastrinica. ( Xagena2009 )

Steinhubl SR et al, Ann Intern Med 2009;150: 379-386
Cardio2009 Farma2009


Indietro

Altri articoli

Le linee guida cliniche raccomandano l'Eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi nei pazienti con fratture, ma mancano studi...


Rivaroxaban ( Xarelto ) più Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) rispetto all’Aspirina da sola ha ridotto gli eventi cardiaci e...


Una meta-analisi ha evidenziato che l'impiego di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per la prevenzione dell'infarto del miocardio appare essere...


La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...


Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...


La nascita pretermine è la principale causa di mortalità e morbilità neonatale. Le donne che hanno avuto un precedente parto...


La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...


L'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) riduce l'incidenza della preeclampsia pretermine del 62% nelle donne in gravidanza ad alto rischio di...


Una revisione sistematica e meta-analisi ha valutato se l'uso di basse dosi di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) durante la...


I dispositivi di assistenza ventricolare sinistra ( LVAD ) migliorano la qualità e la durata della vita nell'insufficienza cardiaca avanzata....