Basso dosaggio di Idrocortisone nei pazienti con cirrosi e shock settico


Studi recenti hanno riportato un’alta prevalenza di insufficienza surrenalica relativa in pazienti con cirrosi epatica, tuttavia, l’effetto della sostituzione corticosteroidea sulla mortalità in questo gruppo ad alto rischio non è chiara.

Uno studio ha valutato l’effetto di basse dosi di Idrocortisone in pazienti con cirrosi epatica presentatisi con shock settico.

Nello studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo sono stati arruolati pazienti con cirrosi e shock settico di età uguale o superiore a 18 anni.

L’insufficienza surrenalica relativa è stata definita come un aumento del livello sierico di cortisolo inferiore a 250 nmol/L o 9 microg/dL dal basale dopo stimolazione con 250 microg di Corticotropina per via intravenosa.

I pazienti sono stati assegnati a ricevere 50 mg di Idrocortisone per via endovenosa o placebo ogni 6 ore fino al raggiungimento della stabilità emodinamica, seguiti da steroidi in diminuzione per 8 giorni.

L’esito primario era la mortalità per tutte le cause a 28 giorni.

Lo studio è stato interrotto per inutilità ad interim dopo l’arruolamento di 75 pazienti e insufficienza surrenalica relativa è stata diagnosticata nel 76% dei pazienti.

Rispetto al gruppo placebo ( n=36 ), i pazienti nel gruppo Idrocortisone ( n=39 ) hanno mostrato una riduzione significativa nelle dosi di vasopressore e tassi più elevati di reversione dello shock ( rischio relativo [ RR ] 1.58, p=0.05 ).

L’uso di Idrocortisone non è risultato associato a una riduzione della mortalità a 28 giorni ( RR=1.17, p=0.19 ), ma a un aumento del rischio di recidiva dello shock ( RR=2.58, p=0.03 ) e di sanguinamento gastrointestinale ( RR=3.00, p=0.02 ).
In conclusione, l’insufficienza surrenalica relativa è molto comune nei pazienti con cirrosi che si presentano con shock settico e nonostante effetti favorevoli iniziali sui parametri emodinamici, la terapia con Idrocortisone non ha ridotto la mortalità ed è risultata associata a un aumento degli effetti avversi. ( Xagena2010 )

Arabi YM et al, CMAJ 2010; 182: 1971-1977


Farma2010 Gastro2010


Indietro

Altri articoli

Gli studi e le meta-analisi a livello di studio non sono riusciti a risolvere il ruolo dei corticosteroidi nella gestione...


Non è chiaro se gli effetti antinfiammatori e immunomodulatori dei glucocorticoidi possano ridurre la mortalità tra i pazienti con polmonite...


I pazienti con shock settico possono trarre beneficio dall'inizio della terapia con corticosteroidi. Tuttavia, l’efficacia comparativa dei 2 regimi di...


La displasia broncopolmonare è una complicanza prevalente dopo un parto estremamente pretermine. L'infiammazione con ventilazione meccanica può contribuire al suo...


Il Desametasone somministrato dopo la prima settimana di vita riduce il tasso di morte o displasia broncopolmonare, ma può causare...


Il trattamento convenzionale dei pazienti con insufficienza surrenalica comporta la somministrazione di glucocorticoidi più volte al giorno ed è stato...


Lo shock settico è caratterizzato da una disregolazione della risposta dell'ospite alle infezioni, con anomalie circolatorie, cellulari e metaboliche. Si è...


Uno studio crossover in doppio cieco ha mostrato, tra i pazienti con insufficienza surrenalica secondaria, che un trattamento di 10...


Gli adulti con insufficienza surrenalica a cui è stata prescritta la terapia a base di Prednisolone hanno presentato livelli più...


La displasia broncopolmonare, una complicanza maggiore della estrema prematurità, ha poche opzioni di trattamento. L’uso post-natale di steroidi è controverso,...