Efficacia e sicurezza del Rituximab nel trattamento della crioglobulinemia mista di tipo II
I Ricercatori dell’Università di Udine hanno studiato l’efficacia e la sicurezza del Rituximab ( Rituxan , Mabthera ) nel trattamento della crioglobulinemia mista di tipo II.
Un totale di 15 pazienti con crioglobulinemia mista di tipo II , consecutivi, è stato trattato con Rituximab ev ( 375mg/m2 ) ogni settimana per 4 settimane.
L’80% dei pazienti ( 12/15 ) presentava una sottostante infezione da virus dell’epatite C ( HCV ).
Tutti i pazienti presentavano malattia in forma attiva, scarsamente controllata dai precedenti trattamenti ( corticosteroidi ).
Nel periodo di osservazione ( follow-up ) di 6 mesi, il Rituximab è risultato efficace nelle manifestazioni cutanee della vasculite ( ulcere, porpora o orticaria ), nei sintomi soggettivi della neuropatia periferica, sul linfoma a cellule B a basso grado, artralgie e sulla febbre.
In un caso è stata osservata la remissione di una nefrite di recente insorgenza.
La riduzione in modo significativo del fattore reumatoide sierico e delle crioglobuline e l’aumento del C4, sono risultati correlati all’efficacia clinica.
Il trattamento è risultato ben tollerato e nessuna complicanza infettiva è stata osservata.
Si è presentato un caso di trombosi dell’arteria retinica ed un caso di panniculite autolimitantesi.
Secondo gli Autori, il Rituximab potrebbe rappresentare una sicura ed efficace alternativa al trattamento immunosoppressivo standard della crioglobulinemia mista di tipo II. ( Xagena2003 )
Zaja F et al, Blood 2003
Reuma2003 Farma2003
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