Terapia pulsata con Vincristina e Desametasone per la leucemia linfoblastica acuta infantile
La somministrazione pulsata di Vincristina più Desametasone è generalmente utilizzata durante il trattamento di mantenimento per la leucemia linfoblastica acuta infantile.
Tuttavia, gli studi precedenti rimangono inconcludenti sul beneficio di questa terapia di mantenimento e l'assenza di studi randomizzati e controllati in pazienti con leucemia linfoblastica acuta a basso o alto rischio mantiene l’incertezza.
Si è determinato se questa terapia potesse essere omessa in sicurezza oltre 1 anno di trattamento senza portare a un esito inferiore in qualsiasi sottogruppo a rischio di leucemia linfoblastica acuta infantile.
Uno studio in aperto, multicentrico, randomizzato, di fase 3, di non-inferiorità ha coinvolto 20 importanti Centri medici in tutta la Cina.
Sono stati arruolati pazienti di età compresa tra 0 e 18 anni con leucemia linfoblastica acuta di nuova diagnosi che è stata successivamente in remissione continua per 1 anno dopo il trattamento iniziale.
Sono stati esclusi i pazienti con neoplasia secondaria o immunodeficienza primaria.
I pazienti idonei sono stati classificati come affetti da leucemia linfoblastica acuta a basso rischio, a rischio intermedio o ad alto rischio in base alla malattia residua minima e alle caratteristiche immunofenotipiche e genetiche delle cellule leucemiche.
La randomizzazione e le analisi sono state eseguite separatamente per le coorti a basso rischio e a rischio medio-alto.
I fattori di stratificazione hanno incluso il centro partecipante, il sesso e l'età alla diagnosi; la coorte a basso rischio è stata ulteriormente stratificata per stato ETV6-RUNX1 e la coorte da medio ad alto rischio per la linea cellulare.
I pazienti in ciascuna coorte rischio sono stati randomizzati per ricevere ( gruppo di controllo ) o non ricevere ( gruppo sperimentale ) 7 impulsi di Vincristina endovenosa ( 1.5 mg/m2 ) più Desametasone ( 6 mg/m2 al giorno per 7 giorni ) durante il secondo anno di trattamento.
L'endpoint primario era la differenza nella sopravvivenza libera da eventi a 5 anni tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo sia per la coorte a basso rischio che per quella a rischio medio-alto, con un margine di non-inferiorità di 0.05 ( 5% ). L'analisi è stata per intention-to-treat.
Tra il 2015 e il 2020, sono stati registrati in questo studio 6.141 pazienti pediatrici con leucemia linfoblastica acuta di nuova diagnosi.
Circa 1 anno dopo la diagnosi e il trattamento, sono stati randomizzati 5.054 pazienti in remissione continua, di cui 2.923 ( 1.442 nel gruppo di controllo e 1.481 nel gruppo sperimentale ) con leucemia linfoblastica acuta a basso rischio e 2.131 ( 1.071 di controllo, 1.060 sperimentali ) con leucemia linfoblastica acuta a rischio intermedio-alto.
Il follow-up mediano per i pazienti che erano vivi al momento dell'analisi era di 3.7 anni.
Tra i pazienti con leucemia linfoblastica acuta a basso rischio, non è stata osservata alcuna differenza nella sopravvivenza libera da eventi a 5 anni tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale ( 90.3% vs 90.2%; P=0.90 ).
Il limite superiore dell'intervallo di confidenza unilaterale del 95% per la differenza nella probabilità di sopravvivenza libera da eventi a 5 anni è stato pari a 0.024, stabilendo la non-inferiorità.
Tra i pazienti con leucemia linfoblastica acuta da medio ad alto rischio, non è stata osservata alcuna differenza nella sopravvivenza libera da eventi a 5 anni tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale ( 82.8% vs 80.8%; P=0.90 ), ma il limite superiore dell'intervallo di confidenza unilaterale del 95% per la differenza nella probabilità di sopravvivenza libera da eventi a 5 anni è stato pari a 0.055, dando un risultato inferiore al limite per i soggetti del gruppo sperimentale.
Nella coorte a basso rischio, non sono state riscontrate differenze nei tassi di infezioni, osteonecrosi sintomatica o altre complicanze durante il secondo anno di trattamento di mantenimento tra i pazienti del gruppo di controllo e quello sperimentale.
I pazienti con leucemia linfoblastica acuta a rischio da intermedio ad alto nel gruppo di controllo hanno avuto maggiori probabilità di sviluppare polmonite di grado 3-4 ( 26 su 1.071, 2.4%, vs 10 su 1.060, 0.9% ) e neuropatia periferica correlata alla Vincristina ( 17, 1.6%, vs 6, 0.6% ), rispetto al gruppo sperimentale.
L'incidenza di infezione fatale di grado 5 è stata simile tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale sia nella coorte a basso rischio ( 2 su 1.442, 0.1%, vs 5 su 1.481, 0.3% ) che nella coorte di rischio da intermedio ad alto ( 6 su 1.071, 0.6%, vs 5 su 1.060, 0.5% ).
Gli impulsi di Vincristina più Desametasone possono essere omessi per oltre 1 anno di trattamento per i bambini con leucemia linfoblastica acuta a basso rischio. Sono necessari ulteriori studi per la leucemia linfoblastica acuta da medio ad alto rischio. ( Xagena2021 )
Yang W et al, Lancet Oncology 2021; 22: 1322-1332
Emo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Tre anni di mantenimento con Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo
Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...
Studio CANDOR: analisi finale di Carfilzomib, Desametasone e Daratumumab rispetto a Carfilzomib e Desametasone negli adulti con mieloma multiplo recidivante / refrattario con 1-3 terapie precedenti
CANDOR è uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto che ha confrontato Carfilzomib ( Kyprolis ), Daratumumab ( Darzalex...
Elotuzumab più Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dallo studio clinico ELOQUENT-3
Nello studio di fase II ELOQUENT-3, Elotuzumab ( Empliciti ) combinato con Pomalidomide ( Imnovid ) / Desametasone ( EPd...
Bortezomib con Desametasone, Rituximab e Ciclofosfamide come trattamento di prima linea per la macroglobulinemia di Waldenström
Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....
Desametasone aggiuntivo per la meningite tubercolare negli adulti positivi al virus HIV
I glucocorticoidi aggiuntivi sono ampiamente utilizzati per trattare la meningite tubercolare associata al virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), nonostante...
Daratumumab, Ciclofosfamide, Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone come induzione e consolidamento prolungato migliorano l'esito nel mieloma multiplo ad altissimo rischio
Lo studio multicentrico di fase II OPTIMUM ( MUKnine ) ha studiato Daratumumab ( Dara ), Ciclofosfamide ( C )...
Desametasone per via endovenosa a basso dosaggio versus alto dosaggio nei pazienti con emicrania da moderata a grave
Il Desametasone riduce la frequenza delle recidive di emicrania dopo la dimissione dal Pronto soccorso. Tuttavia, la dose ottimale di...
Daratumumab sottocutaneo più Pomalidomide e Desametasone rispetto a Pomalidomide e Desametasone nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario: studio APOLLO
L'analisi primaria dello studio APOLLO, effettuata dopo un follow-up mediano di 16.9 mesi, ha dimostrato che Daratumumab ( Darzalex )...
Efficacia e sicurezza di Belantamab mafodotin in monoterapia rispetto a Pomalidomide più Desametasone a basso dosaggio nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario: studio DREAMM-3
Il mieloma multiplo rimane incurabile e i pazienti pesantemente pretrattati con recidive o malattia refrattaria hanno poche buone opzioni terapeutiche. Belantamab...