Il miocardio geopardizzato definito da risonanza magnetica con captazione tardiva del Gadolinio predice la sopravvivenza nei pazienti con cardiomiopatia ischemica: impatto della rivascolarizzazione
L'impatto prognostico del miocardio geopardizzato ( JM ) in pazienti con cardiomiopatia ischemica avanzata non è ben definito.
Si è ipotizzato che il miocardio geopardizzato sia un predittore indipendente di mortalità nei pazienti con avanzata cardiomiopatia ischemica.
I pazienti con cardiomiopatia ischemica, sottoposti a risonanza magnetica cardiaca tra il 2002 e il 2013, sono stati inclusi in uno studio.
Il miocardio geopardizzato è stato identificato come un territorio vascolare con meno del 50% di cicatrici miocardiche alla risonanza magnetica cardiaca e con una stenosi superiore al 70% in un vaso coronarico maggiore che non è stato successivamente rivascolarizzato.
È stato sviluppato un punteggio di propensione per la rivascolarizzazione.
È stata valutata l'associazione del miocardio geopardizzato con la mortalità per tutte le cause.
Sono stati valutati 631 pazienti su un follow-up medio di 5.1 anni.
Complessivamente, 336 pazienti sono stati sottoposti a rivascolarizzazione successiva durante il periodo di follow-up, di cui il 23% era rimasto con miocardio geopardizzato, mentre 295 pazienti sono stati curati con trattamento medico ( 57% con miocardio geopardizzato ).
Ci sono stati 204 decessi ( 32% ).
All'analisi multivariata, il miocardio geopardizzato ( hazard ratio, HR=1.88, P minore di 0.001 ) è risultato indipendentemente associato alla mortalità per qualsiasi causa dopo aggiustamento per molteplici altri fattori.
Il rischio associato alla presenza di miocardio geopardizzato è aumentato del 5% per ogni aumento di 10 unità del volume sistolico ventricolare sinistro indice.
In conclusione, il miocardio geopardizzato è un predittore indipendente e incrementale della mortalità nei pazienti con miocardiopatia ischemica in fase avanzata.
I pazienti sottoposti a rivascolarizzazione con miocardio geopardizzato residuo avevano un rischio simile di mortalità rispetto ai pazienti con miocardio geopardizzato trattati con terapia medica.
Il rischio associato a miocardio geopardizzato è significativamente aumentato in presenza di rimodellamento ventricolare sinistro con peggioramento.
La valutazione della possibilità di risonanza magnetica cardiaca può fornire una importante stratificazione del rischio nei pazienti con miocardiopatia ischemica. ( Xagena2018 )
Kwon DH et al, J Am Heart Assoc 2018;7(22):e009394. doi: 10.1161/JAHA.118.009394.
Cardio2018
Indietro
Altri articoli
Fibrosi atriale mediante risonanza magnetica con captazione tardiva del Gadolinio e ablazione transcatetere della fibrillazione atriale: dati di follow-up a 5 anni
L'imaging con risonanza magnetica con captazione tardiva del Gadolinio è uno strumento efficace per la valutazione della fibrosi atriale. Il...
Mezzi di contrasto contenenti Gadolinio: raccomandazioni a seguito della valutazione scientifica sul deposito di Gadolinio nel cervello ed in altri tessuti
Una revisione condotta dall’EMA ( European Medicines Agency ) ha confermato che a seguito dell'uso di mezzi di contrasto a...
Accumulo di Gadolinio nel cervello e in altri tessuti: restrizioni all’uso dei mezzi di contrasto lineari a base di Gadolinio nelle scansioni corporee
L' EMA ( European Medicines Agency ) ha concluso la revisione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio, confermando...
PRAC: evidenza di depositi di Gadolinio nel cervello dopo scansioni di risonanza magnetica ma non segni di danno
Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ( PRAC ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato...
EMA: rivalutazione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio utilizzati nelle scansioni di risonanza magnetica - Evidenze di accumulo di Gadolinio nel tessuto cerebrale
L’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione del rischio di deposito di Gadolinio nel tessuto cerebrale di...
Risonanza magnetica: l’FDA sta valutando il rischio dei depositi cerebrali con l'uso ripetuto dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio
La FDA ( Food and Drug Administration ) sta indagando riguardo al rischio dei depositi cerebrali dopo uso ripetuto...
Sclerosi multipla recidivante: RPC1063 riduce le lesioni captanti il Gadolinio alla risonanza magnetica per immagine
Lo studio di fase II, RADIANCE, ha valutato l’efficacia e la sicurezza del modulatore selettivo del recettore di S1P (...
Sclerosi multipla recidivante-remittente: Ponesimod per os riduce il numero di nuove lesioni captanti il Gadolinio in T1
Uno studio di fase IIb in doppio cieco, controllato con placebo, di ricerca del dosaggio ottimale, ha valutato l'efficacia e...
Agenti di contrasto contenenti Gadolinio: Optimark associato a fibrosi sistemica nefrogenica
Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha riesaminato il...