Acetilcisteina versus placebo nella nefropatia indotta da contrasto e nel danno di riperfusione miocardica in pazienti con infarto STEMI
Il LIPSIA-N-ACC ( Prospective, Single-Blind, Placebo-Controlled, Randomized Leipzig Immediate PercutaneouS Coronary Intervention Acute Myocardial Infarction N-ACC ) trial ha valutato gli effetti della N-acetilcisteina ( Acetilcisteina, NAC ) sulla nefropatia indotta da mezzi di contrasto e sul danno da riperfusione in pazienti con infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ), che si dovevano sottoporre ad angioplastica primaria con moderati volumi di contrasto.
In passato si era visto che alti dosaggi di N-acetilcisteina erano in grado di diminuire l'incidenza di nefropatia indotta da mezzi di contrasto in pazienti con alti volumi di contrasto e di ridurre il danno da riperfusione in studi su animali.
Nello studio LIPSIA-N-ACC i pazienti che si dovevano sottoporre ad angioplastica primaria sono stati randomizzati ad alto dosaggio di Acetilcisteina ( 2 x 1200 mg/giorno per 48 ore; n=126 ) o placebo più idratazione ottimale ( n=25 ).
I due endpoint primari erano: 1) aumento maggiore di 25% del livello sierico di creatinina in meno di 72 ore dopo la randomizzazione e 2) riduzione del danno da riperfusione misurato come indice di salvataggio cardiaco con risonanza magnetica per immagini.
Il volume mediano di un agente di contrasto iso-osmolare durante l'angiografia è stato di 180 ml nel gruppo N-acetilcisteina e 160 ml nel gruppo placebo ( p=0.20 ).
L'endpoint primario di nefropatia indotta da mezzo di contrasto si è manifestato nel 14% del gruppo N-acetilcisteina e nel 20% del gruppo placebo ( p=0.28 ).
Anche l'indice di salvataggio miocardico non è risultato differente tra i 2 gruppi di trattamento ( 43.5 vs 51.5; p=0.36 ).
I prodotti proteici attivati dall'ossigeno e le lipoproteine ossidate a bassa densità come marcatori dello stress ossidativo sono risultati ridotti anche del 20% nel gruppo N-acetilcisteina ( p minore di 0.05 ), mentre non sono stati osservati cambiamenti evidenti nel gruppo placebo.
In conclusione, l’Acetilcisteina ad alto dosaggio per via endovenosa ha ridotto lo stress ossidativo.
La NAC non ha, tuttavia, prodotto un beneficio clinico aggiuntivo rispetto al placebo riguardo alla nefropatia indotta da contrasto alla e al danno da riperfusione nei pazienti non selezionati che si devono sottoporre ad angioplastica con dosi moderate di mezzo di contrasto e idratazione ottimale. ( Xagena2010 )
Thiele H et al, J Am Coll Cardiol 2010; 55: 2201-2209
Cardio2010 Farma2010 Nefro2010
Indietro
Altri articoli
Idratazione profilattica per proteggere la funzionalità renale dal mezzo di contrasto iodato intravascolare nei pazienti ad alto rischio di nefropatia indotta da mezzo di contrasto
La soluzione salina intravascolare è raccomandata nelle linee guida della pratica clinica per prevenire la nefropatia indotta dal mezzo di...
Terapia per breve periodo con Rosuvastatina per la prevenzione di danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto nei pazienti con diabete e nefropatia cronica
L’obiettivo di uno studio è stato quello di valutare la sicurezza e l'efficacia di Rosuvastatina ( Crestor ) per prevenire...
Acetilcisteina per la prevenzione degli esiti renali in pazienti con diabete mellito sottoposti ad angiografia coronarica e vascolare periferica: nefropatia indotta da mezzo di contrasto
Il diabete mellito rappresenta un fattore di rischio indipendente per il danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto. Sono...
Prevenzione della nefropatia indotta da mezzo di contrasto con citrato di Na/K
La nefropatia indotta da mezzo di contrasto ( CIN ) è una complicanza frequente di molte procedure radiologiche che prevedono...
Studio ACT: Acetilcisteina non previene la nefropatia da mezzi di contrasto
Lo studio ACT ( Acetylcysteine for the prevention of Contrast-induced nephropaThy ) è stato disegnato con l’obiettivo di verificare l'efficacia...
Iloprost previene la nefropatia indotta da mezzi di contrasto nei pazienti con disfunzione renale che si sottopongono ad angiografia coronarica o a intervento
La prevenzione della nefropatia indotta dal mezzo di contrasto che è responsabile di una considerevole morbilità e mortalità, resta un...
La somministrazione di ANP assieme all’idratazione riduce lo sviluppo di nefropatia indotta da mezzi di contrasto
Sono stati esaminati gli effetti protettivi del peptide natriuretico atriale ( ANP ) sulla nefropatia indotta da mezzo di contrasto...
Pazienti con insufficienza renale cronica sottoposti ad angiografia coronarica: la diuresi forzata euvolemica associata ad aumento significativo del rischio di nefropatia indotta da mezzi di contrasto
La nefropatia indotta da mezzo di contrasto è comune nei pazienti sottoposti ad angiografia coronarica. Meccanicisticamente, la diuresi euvolemica forzata...
Angiografia coronarica: nella prevenzione della nefropatia indotta da mezzo di contrasto il Bicarbonato di sodio più soluzione salina isotonica non offre benefici aggiuntivi
C'è controversia riguardo alle misure di profilassi proposte per la prevenzione della nefropatia indotta da mezzo di contrasto ( CIN...