Albuminuria e pressione sanguigna, obiettivi indipendenti per la terapia cardioprotettiva nei pazienti con diabete mellito e nefropatia


L'effetto protettivo a lungo termine degli antagonisti del recettore dell'angiotensina ( ARB, sartani ) è associato ad abbassamento a breve termine della pressione sanguigna, obiettivo primario, ma anche all'abbassamento dell'albuminuria.

Dal momento che la risposta individuale della pressione sanguigna e dell'albuminuria a un sartano varia tra gli individui e all'interno di un individuo stesso, è stato testato in che misura la variabilità e la discordanza della risposta della pressione sanguigna sistolica ( SBP ) e dell'albuminuria alla terapia con un bloccante il recettore dell’angiotensina siano associate con il suo effetto a lungo termine sugli esiti cardiovascolari.

Sono stati utilizzati i dati combinati degli studi RENAAL e IDNT. In primo luogo è stato valutato il grado di variabilità e la discordanza della risposta della pressione sistolica e dell'albuminuria ( basale fino a 6 mesi ).

Successivamente, è stato valutato l'impatto combinato di pressione sistolica residuale al mese 6 e il livello di albuminuria con l'esito cardiovascolare.

Nei pazienti trattati con un sartano, 421 pazienti ( 34.5% ) hanno avuto una riduzione della pressione sanguigna sistolica ma non dell'albuminuria, o viceversa, indicando una discordanza sostanziale di risposta per questi parametri.

La riduzione iniziale della pressione sanguigna e dell'albuminuria è stata indipendentemente correlata a protezione cardiovascolare: hazard ratio ( HR ) per una riduzione della pressione sanguigna di 5 mmHg è stato 0.97 e per il decremento log dell'albuminuria 0.87.

In tutte le categorie di pressione sistolica al 6° mese, un rischio cardiovascolare progressivamente minore è stato osservato con un più basso livello di albuminuria.
Ciò è stato particolarmente evidente nei pazienti che hanno raggiunto l'obiettivo raccomandato dalle linee guida di pressione sistolica inferiore a 130 mmHg.

In conclusione, la risposta della pressione sanguigna e dell'albuminuria alla terapia con un sartano è variabile e discordante.
Le terapie che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, con l'obiettivo di migliorare gli esiti cardiovascolari possono quindi richiedere un duplice approccio rivolto sia alla pressione sanguigna che all'albuminuria. ( Xagena2011 )

Holtkamp FA et al, Eur Heart J 2011; 32: 1493-1499


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