Spermatocelectomia microchirurgica, tecnica ed esiti


Un approccio microchirurgico alla spermatocelectomia teoricamente minimizza il rischio di lesioni all'epididimo e l'afflusso di sangue ai testicoli.

In un periodo di 15 anni, 23 uomini con un totale di 36 masse cistiche dell'epididimo sono stati sottoposti a resezione microchirurgica con la conferma della diagnosi di spermatocele tramite identificazione intraoperatoria di spermatozoi nel liquido cistico.
Sono stati esaminati i dati relativi alla patologia per il tessuto epididimale asportato nel campione di spermatocele.

La dimensione media dello spermatocele era di 5.0 cm ( da 1 a 15 cm ).

Le indicazioni comuni per la chirurgia sono state: dolore nel 35% dei casi, infertilità nel 30% e entrambe le condizioni nel 13%.

In totale 13 pazienti ( 57% ) sono stati sottoposti simultaneamente a procedura per concomitante varicocele e/o idrocele con un tempo chirurgico complessivo medio di 152 minuti.
Un ematoma scrotale singolo gestito in modo conservativo è stata l'unica complicanza postoperatoria.
Non si è verificato alcun caso di infezione.

La resezione involontaria dell'epididimo è stata evitata, e questo fatto è stato dimostrato dall'assenza di tessuto epididimale in ciascuno dei 36 campioni di spermatocele esaminati.

Inoltre, nessun paziente con la disponibilità di analisi dello sperma pre- e post-operatoria ha subito una riduzione del numero di spermatozoi, a conferma dell'evitata ostruzione iatrogena del tubulo epididimale.

Ad un follow-up medio di 17.3 mesi nessun uomo ha avuto una recidiva di cisti o atrofia testicolare, e tutti hanno riferito un miglioramento del dolore preoperatorio.
Un paziente con infertilità preoperatoria è tornato fertile dopo l'intervento chirurgico.

Si può concludere che la spermatocelectomia microchirurgica è sicura ed efficace con un rischio minimo di lesioni epididimali, atrofia testicolare e recidiva. ( Xagena2011 )

Kauffman EC et al, J Urol 2011; 185: 238-242


Uro2011 Chiru2011



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