Inibitori del sistema renina–angiotensina–aldosterone e rischio di Covid-19
Esiste preoccupazione per il potenziale aumento del rischio correlato ai farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone ( RAAS ) nei pazienti esposti alla malattia da coronavirus 2019 ( COVID-19 ), poiché il recettore virale è l'enzima di conversione dell'angiotensina 2 ( ACE2 ).
È stata valutata la relazione tra il precedente trattamento con ACE-inibitori, bloccanti dei recettori dell'angiotensina ( sartani ), beta-bloccanti, bloccanti dei canali del calcio o diuretici tiazidici e la probabilità di un risultato positivo o negativo al test per COVID-19, nonché la probabilità di sviluppare la malattia grave, definita come terapia intensiva, ventilazione meccanica o morte, tra i pazienti risultati positivi.
Sono stati confrontati i risultati nei pazienti che erano stati trattati con questi farmaci e nei pazienti non-trattati, complessivamente e in quelli con ipertensione, dopo la corrispondenza per punteggio di propensione per l’assunzione di ciascuna classe di farmaci.
Una differenza di almeno 10 punti percentuali è stata indicata come differenza sostanziale.
Tra i 12.594 pazienti testati per COVID-19, in totale 5.894 ( 46.8% ) sono risultati positivi; 1.002 di questi ( 17.0% ) presentavano malattia grave.
Una storia di ipertensione era presente in 4.357 pazienti ( 34.6% ), tra i quali 2.573 ( 59.1% ) avevano un test positivo; 634 di questi pazienti ( 24.6% ) avevano la malattia grave.
Non vi è stata alcuna associazione tra ciascuna singola classe di farmaci e una maggiore probabilità di un test positivo.
Nessuno dei farmaci esaminati è stato associato a un aumento sostanziale del rischio di malattia grave tra i pazienti risultati positivi.
Non è stato riscontrato un aumento sostanziale della probabilità di un test positivo per COVID-19 o del rischio di COVID-19 forma grave tra i pazienti che sono risultati positivi in associazione con cinque classi comuni di farmaci antiipertensivi. ( Xagena2020 )
Reynolds HR et al, N Engl J Med 2020; 382: 2441-2448
Inf2020 Cardio2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Inibizione dell'aldosterone sintasi con Lorundrostat per l'ipertensione incontrollata: studio Target-HTN
La produzione eccessiva di aldosterone contribuisce all'ipertensione sia nell'iperaldosteronismo classico che nell'ipertensione associata all'obesità. Le terapie che riducono la sintesi...
Bloccanti del sistema renina-angiotensina-aldosterone e rischio di COVID-19
Una potenziale associazione tra l'uso di bloccanti del recettore dell'angiotensina ( ARB; sartano ) e gli inibitori dell'enzima di conversione...
Gli antagonisti dell'aldosterone riducono il rischio di mortalità nei pazienti con infarto STEMI
Uno studio ha mostrato che la terapia con antagonisti dell'aldosterone offre un sostanziale beneficio di mortalità nei pazienti con infarto...
Elevato livello plasmatico di aldosterone come fattore di rischio per la disfunzione erettile
La disfunzione erettile e la malattia cardiovascolare condividono un certo numero di fattori di rischio. Vi è una crescente evidenza...
Trattamento della insufficienza cardiaca con funzione cardiaca conservata con Spironolattone, un antagonista dell’aldosterone: variazioni regionali degli esiti
I pazienti dello studio TOPCAT ( Treatment of Preserved Cardiac Function Heart Failure With an Aldosterone Antagonist ) con insufficienza...
Antagonisti dell’aldosterone, nessun beneficio nei pazienti con infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca
L'aggiunta di antagonisti dei recettori mineralcortoidi ( MRA ) alla terapia standard non offre alcun beneficio nei pazienti con infarto...
Effetto anti-albuminurico del bloccante dell’aldosterone Eplerenone nei pazienti ipertesi non-diabetici con albuminuria
Gli inibitori del sistema renina-angiotensina hanno effetti renoprotettivi noti nei pazienti con malattia renale cronica, ma la maggior parte dei...
Infarto miocardico senza preesistente scompenso cardiaco, Eplerenone, un antagonista del aldosterone, migliora gli esiti cardiovascolari
La somministrazione precoce del Eplerenone ( Inspra ), un antagonista del aldosterone, può contribuire a migliorare gli esiti cardiovascolari nei...
Determinanti e conseguenze delle variazioni della funzionalità renale con terapia bloccante l'aldosterone nei pazienti con scompenso cardiaco dopo infarto miocardico
E' stato valutato l'effetto dell'antagonista selettivo dei recettori mineralcorticoidi Eplerenone ( Inspra ) sulla funzione renale, e l'interazione tra i...