Cellule staminali cardiache in pazienti con cardiomiopatia ischemica
Cellule staminali cardiache lineage-negative, c-kit-positive migliorano la disfunzione ventricolare sinistra post-infarto quando somministrate agli animali.
È stato condotto uno studio di fase 1, denominato SCIPIO ( Stem Cell Infusion in Patients with Ischemic cardiOmyopathy ) con cellule staminali cardiache per il trattamento dello scompenso cardiaco risultante da cardiopatia ischemica.
Nello stadio A dello studio SCIPIO, i pazienti con disfunzione ventricolare sinistra post-infarto ( frazione di eiezione inferiore o uguale a 40% ) prima del bypass aortocoronarico sono stati arruolati nel gruppo trattamento e nel gruppo controllo.
Nello stadio B, i pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a trattamento o controllo in un rapporto 2:3.
Ai pazienti nel gruppo trattamento, sono state somministrate 1 milione di cellule staminali cardiache autologhe mediante infusione intracoronarica, in media, 113 giorni dopo l’intervento chirurgico; mentre ai controlli non è stato somministrato alcun trattamento.
L’endpoint primario era la sicurezza a breve termine delle cellule staminali cardiache, mentre quello secondario era rappresentato dall’efficacia.
È stata utilizzata un’analisi per-protocollo.
In totale, 16 pazienti sono stati assegnati al gruppo trattamento e 7 al gruppo controllo; non sono stati riportati eventi avversi legati alle cellule staminali cardiache.
Nei 14 pazienti trattati con cellule staminali cardiache analizzati, la funzione di eiezione ventricolare sinistra è aumentata da 30.3% prima dell’infusione di cellule staminali cardiache a 38.5% a 4 mesi dopo l’infusione ( p=0.001 ).
Di contro, nei 7 pazienti nel gruppo controllo, durante un corrispondente intervallo temporale, la frazione di eiezione ventricolare sinistra non ha mostrato cambiamenti ( 30.1% a 4 mesi dopo bypass aortocoronarico versus 30.2% a 8 mesi ).
Gli effetti positivi delle cellule staminali cardiache sono risultati ancora più pronunciati a 1 anno in 8 pazienti ( frazione di eiezione ventricolare sinistra aumentata di 12.3 unità di frazione di eiezione versus basale, p=0.0007 ).
Nei 7 pazienti trattati nei quali è stato possibile effettuare una risonanza magnetica, la dimensione dell’infarto è diminuita da 32.6 g di 7.8 g ( 24% ) a 4 mesi ( p=0.004 ), e a 9.8 g ( 30% ) a 1 anno ( p=0.04 ).
In conclusione, questi risultati iniziali sono molto incoraggianti e suggeriscono che l’infusione intracoronarica di cellule staminali cardiache autologhe è efficace nel migliorare la funzione sistolica ventricolare sinistra e nel ridurre la dimensione dell’infarto in soggetti con scompenso cardiaco dopo infarto del miocardio. ( Xagena2011 )
Bolli R et al, Lancet 2011; 378: 1847-1857
Cardio2011
Indietro
Altri articoli
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Disfunzione sistolica ventricolare sinistra nei pazienti con diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica durante l'infanzia: approfondimenti dal registro SHaRe
Lo sviluppo della disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( FEVS ) nella cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) è raro ma grave...
Esercizio vigoroso nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
Non è noto se un esercizio di intensità vigorosa sia associato a un aumento del rischio di aritmie ventricolari nei...
ROBO2 identificato come nuovo gene di suscettibilità per la cardiomiopatia correlata alle antracicline nei sopravvissuti al tumore infantile
La variabilità interindividuale nell'associazione dose-dipendente tra antracicline e cardiomiopatia ha indicato un ruolo modificante della suscettibilità genetica. Pochi studi hanno...
Camzyos a base di Mavacamten nel trattamento degli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Camzyos, il cui principio attivo è Mavacamten, è un medicinale usato negli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva...
Camzyos a base di Mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca, per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Camzyos ( Mavacamten, 2.5 mg, 5 mg, 10 mg, 15 mg capsule...
Inibizione della miosina mediante Mavacamten nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sottoposti a terapia di riduzione del setto: esiti a 32 settimane
La terapia di riduzione del setto ( SRT ) nei pazienti con sintomi intrattabili da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva ( oHCM...
Mavacamten nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica sottoposti a riduzione del setto: studio VALOR-HCM
Esiste un bisogno insoddisfatto di nuove terapie mediche prima di raccomandare terapie invasive per i pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva...
Camzyos a base di Mavacamten nella cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva: avvertenze, misure precauzionali e interazioni
Camzyos, che contiene il principio attivo Mavacamten, è un medicinale usato negli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, una...
Mortalità tra i pazienti con fibrillazione atriale a esordio precoce e varianti rare nei geni della cardiomiopatia e dell'aritmia
I pazienti con fibrillazione atriale a esordio precoce sono arricchiti con rare varianti nei geni della cardiomiopatia e dell'aritmia. Il...