Effetti del Losartan nella cardiomiopatia ipertrofica


Vi è una mancanza di trattamenti modificanti la malattia nella cardiomiopatia ipertrofica.
Uno studio, randomizzato e controllato con placebo, ha valutato se Losartan ( Lortaan ) possa migliorare il deterioramento della funzione cardiaca e la capacità di esercizio.

Sono stati eseguiti esami ecocardiografici, test da sforzo e risonanza magnetica o tomografia computerizzata al basale e dopo 12 mesi in 133 pazienti ( media 52 anni, 35% donne ) assegnati in modo casuale a Losartan ( 100 mg/die ) oppure a placebo.

Losartan non ha avuto effetto sulla funzione sistolica rispetto al placebo ( differenza media di frazione di eiezione ventricolare sinistra FEVS 0%, P=0.84 o deformazione longitudinale globale dello 0.7%, P=0.13 ).

Né le misure Doppler di funzione diastolica, volume atriale sinistro ( differenza media 2 ml/m2, P=0.53 ), né la capacità di esercizio ( differenza media -0.3 equivalenti metabolici MET, P=0.28 ) sono variate tra i gruppi di trattamento.

Al follow-up, c'è stata una ulteriore progressione della malattia, con la compromissione più importante rappresentata da un aumento del volume atriale sinistro di 6 ml/m2 ( P minore di 0.0001 ) in entrambi i gruppi combinati.

La FEVS è diminuita ( variazione media -2%, P=0.037 ) e il 4% dei pazienti presentava cardiomiopatia ipertrofica allo stadio terminale con una FEVS inferiore al 50% alla fine dello studio.

In conclusione, il trattamento con Losartan non ha avuto effetto sulla funzione cardiaca o sulla capacità di esercizio rispetto al placebo.
Losartan non è riuscito a migliorare le prestazioni del miocardio e a modificare la progressione della malattia.
Questi risultati non supportano l'uso di bloccanti del recettore dell'angiotensina II come modificatori della malattia in pazienti adulti affetti da cardiomiopatia ipertrofica palese. ( Xagena2016 )

Axelsson A et al, Heart 2016; 102: 285-291

Cardio2016 Farma2016


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