Il diabete peggiora la prognosi nei pazienti con insufficienza cardiaca e con cardiomiopatia ischemica


Un’analisi retrospettiva ha esaminato quale influenza abbia il diabete sull’outcome ( prognosi ) dei pazienti con insufficienza cardiaca avanzata, ed ha valutato l’effetto dei beta-bloccanti nei pazienti con insufficienza cardiaca con o senza diabete mellito.

Sono stati studiati i pazienti arruolati nello studio BEST ( Beta-Blocker Evaluation of Survival Trial ).

Il database analizzato era costituito da 2.708 pazienti con insufficienza cardiaca avanzata. Di questi il 36% era affetto da diabete mellito.

I pazienti sono stati assegnati in modo random al beta-bloccante Bucindololo o al placebo.

I pazienti con diabete presentavano una forma più grave di insufficienza cardiaca cronica ed avevano più fattori di rischio coronarico rispetto ai pazienti senza diabete.

Il diabete è risultato associato in modo indipendente ad un aumento di mortalità solo nei pazienti con cardiomiopatia ischemica ( hazard ratio aggiustato: 1,33; p=0.001 ).

Il trattamento con beta-bloccante è risultato efficace nel ridurre i principali end-point (morte o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, ospedalizzazione totale, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, ed infarto miocardico ) sia nei pazienti con diabete che senza. ( Xagena2003 )

Domanski M et al, J Am Coll Cardiol 2003; 42:914-922


Cardio2003 Farma2003


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