Adiposità giovanile, adiposità in età adulta e fattori di rischio cardiovascolare


L’obesità nel bambino è associata a un aumento del rischio cardiovascolare.

Non è chiaro se questo rischio sia attenuato in persone sovrappeso o obese da bambini ma non-obese in età adulta.

Sono stati analizzati i dati di 4 studi di coorte prospettici che hanno misurato l’indice di massa corporea in bambini e adulti, con una lunghezza media del follow-up di 23 anni.

Per definire l’alto stato di adiposità, per i bambini sono stati utilizzati punteggi di cutoff di indice di massa corporea internazionali specifici per il sesso e per l’età e un punteggio di cutoff di indice di massa corporea pari a 30 per gli adulti.

Sono stati raccolti dati su 6328 soggetti.

Le persone con status di adiposità costantemente alto dall’età pediatrica a quella adulta, rispetto a quelli con un indice di massa corporea normale da bambini e non-obesi da adulti, hanno mostrato un aumento del rischio di diabete di tipo 2 ( rischio relativo, RR=5.4 ), ipertensione (RR=2.7 ), elevati livelli di colesterolo LDL ( RR=1.8 ), livelli ridotti di colesterolo HDL ( RR=2.1 ), elevati livelli di trigliceridi ( RR=3.0 ) e aterosclerosi dell’arteria carotidea ( ispessimento dell’intima-media carotidea ) ( RR=1.7 ) ( P minore o uguale a 0.002 per tutti i confronti ).

Le persone in sovrappeso o obese nella giovinezza, ma non-obese da adulte hanno mostrato esiti simili a quelli osservati nelle persone con un indice di massa corporea mantenutosi normale dall’età pediatrica a quella adulta ( P superiore a 0.20 per tutti i confronti ).

In conclusione, i bambini obesi e in sovrappeso che sono diventati adulti obesi hanno mostrato un maggior rischio di diabete mellito di tipo 2, ipertensione, dislipidemia e aterosclerosi dell’arteria carotidea.
I rischi di questi esiti in bambini in sovrappeso o obesi che sono diventati adulti non-obesi sono risultati simili a quelli osservati in persone mai state obese. ( Xagena2011 )

Juonala M et al, N Engl J Med 2011; 365: 1876-1885


Endo2011 Cardio2011



Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...