Apolipoproteina B, indicatore di rischio cardiovascolare tra i soggetti con o senza sindrome metabolica


La sindrome metabolica, definita secondo i criteri del National Cholesterol Education Panel, è stata proposta come un indicatore del rischio di malattia cardiovascolare.

Sia l’apolipoproteina B ( apoB ) che il colesterolo non-HDL sono stati proposti come ulteriori indicatori per identificare i pazienti a più alto rischio tra quelli affetti da sindrome metabolica.

Presso la Texas University - Health Science Center, è stato condotto uno studio che ha preso in esame 1522 soggetti, arruolati nello studio IRAS ( Insulin Resistance Atherosclerosis Study ), di età compresa tra i 40 ed i 69 anni e di 3 diversi gruppi etnici.

Le differenze nei parametri di rischio tra i soggetti iper-apo B/normo-colesterolo non-HDL e normo-apo B/iper-colesterolo non-HDL sono state confrontate in tutti i soggetti dello studio IRAS ed in quelli con sindrome metabolica.

Il gruppo iper-apo B/normo-colesterolo non-HDL ha mostrato un rischio elevato, indicato da un più alto valore del girovita ( p < 0.05 ) e dagli alti livelli di insulina a digiuno ( p < 0.01 ), e da una più bassa sensibilità all’insulina ( p < 0.001 ).

Questi soggetti presentavano anche più alti livelli di proteina C reattiva ( p < 0.05 ).

I dati dello studio hanno dimostrato che l’apo B è più strettamente associata all’adiposità centrale, alla resistenza all’insulina, alla trombosi e all’infiammazione di quanto non lo sia il colesterolo non-HDL.

Secondo gli Autori, l’apo B è un parametro di rischio migliore del colesterolo non-HDL per l’identificazione di un sottogruppo di individui con o senza sindrome metabolica ad elevato rischio cardiovascolare. ( Xagena2004 )

Sattar N et al, Circulation 2004; 110: 2687-2693

Endo2004 Cardio2004


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