Associazione tra esposizione cumulativa al colesterolo LDL durante la giovane età adulta e la mezza età e il rischio di eventi cardiovascolari
Il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL-C; colesterolo LDL ) è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari ( CVD ).
La maggior parte degli studi osservazionali sull'associazione tra colesterolo LDL e malattia cardiovascolare si sono concentrati sul livello di colesterolo LDL in un singolo momento ( di solito in età media o avanzata ), e pochi studi hanno caratterizzato le esposizioni a lungo termine al colesterolo LDL e il loro ruolo nel rischio di malattia cardiovascolare.
Sono state valutate le associazioni della esposizione cumulativa a colesterolo LDL, la media ponderata nel tempo ( TWA ) di colesterolo LDL e la variazione della pendenza di colesterolo LDL durante la giovane età adulta e la mezza età con malattie cardiovascolari incidenti più avanti nella vita.
Uno studio di coorte ha analizzato i dati aggregati di 4 studi di coorte prospettici negli Stati Uniti ( Atherosclerosis Risk in Communities Study, Coronary Artery Risk Development in Young Adults Study, Framingham Heart Study Offspring Cohort e Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis ).
I partecipanti sono stati inclusi se avevano due o più misurazioni di colesterolo LDL a distanza di almeno 2 anni tra i 18 e i 60 anni, con almeno una delle misurazioni di colesterolo LDL effettuata durante la mezza età tra i 40 e i 60 anni.
I dati dal 1971 al 2017 sono stati raccolti e analizzati dal 25 settembre 2020 al 10 gennaio 2021.
Gli esiti principali erano rappresentati da: malattia coronarica incidente ( CHD ), ictus ischemico e insufficienza cardiaca.
In totale sono stati inclusi in questo studio 18.288 partecipanti. Questi partecipanti avevano un'età media di 56.4 anni ed erano costituiti da 10.309 donne ( 56.4% ).
Durante un follow-up mediano di 16 anni, si sono verificati 1.165 eventi coronarici, 599 ictus ischemici e 1.145 eventi di insufficienza cardiaca.
Nei modelli di regressione dei rischi proporzionali di Cox multivariati aggiustati per il livello di colesterolo LDL più recente misurato durante la mezza età e per altri fattori di rischio di malattia cardiovascolare, gli hazard ratio per coronaropatia sono stati i seguenti: 1.57 ( P per trend=0.01 ) per il livello cumulativo di colesterolo LDL, 1.69 ( P per trend inferiore a 0.001 ) per il livello di media ponderata nel tempo di colesterolo LDL e 0.88 ( P per trend=0.28 ) per la pendenza di colesterolo LDL.
Non è stata trovata alcuna associazione tra nessuna delle variabili di colesterolo LDL e l'ictus ischemico o lo scompenso cardiaco.
Questo studio di coorte ha mostrato che, in modo cumulativo, il colesterolo LDL e la media ponderata nel tempo di colesterolo LDL durante la giovane età adulta e la mezza età erano associati a rischio di malattia coronarica incidente, indipendentemente dal livello di colesterolo LDL nella mezza età.
Questi risultati hanno indicato che i livelli di colesterolo LDL, nel passato, possono guidare le strategie per la prevenzione primaria della malattia coronarica e che il mantenimento di livelli ottimali di colesterolo LDL in età precoce può ridurre il rischio per tutta la vita di sviluppare malattia cardiovascolare aterosclerotica. ( Xagena2021 )
Zhang Y et al, JAMA Cardiol 2021; 6: 1406-1413
Cardio2021 Endo2021
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...