Calcoli renali e rischio cardiovascolare
Recenti evidenze epidemiologiche suggeriscono una associazione tra i calcoli renali e le malattie cardiovascolari incidenti dopo aggiustamento per altri fattori di rischio cardiovascolare, ma i risultati sono contraddittori.
È stata effettuata una meta-analisi di studi di coorte con pazienti con calcoli renali determinati da diagnosi del medico, classificazione clinica, o scale auto-riportate.
Gli esiti cercati erano: malattie cardiovascolari, malattia coronarica e ictus.
Sono stati inclusi 6 studi di coorte con 49.597 pazienti con calcoli renali e 3.558.053 controlli, con 133.589 eventi cardiovascolari.
I risultati combinati hanno suggerito che i calcoli renali erano associati a un’aumentata stima aggiustata di rischio di malattia coronarica ( hazard ratio, HR=1.19; P=0.05; n=6 coorti ) e ictus ( HR=1.40; P minore di 0.001; n=3 coorti ).
In particolare, i calcoli renali hanno comportato HR di 1.29 ( n=6 coorti ) e 1.31 ( n=4 coorti ), rispettivamente, per infarto miocardico e rivascolarizzazione coronarica.
Inoltre, le coorti femminili aggregate hanno mostrato una associazione statisticamente significativa ( HR=1.49; n=4 coorti ), mentre le coorti maschili non hanno mostrato alcuna associazione ( HR=1.15; n=2 coorti ).
I risultati possono essere limitati dalla sostanziale eterogeneità, dal rischio di confondimento residuo e dalla scarsità di studi che hanno fatto valutazioni separatamente per la modifica dell’effetto in base al sesso.
In conclusione, i calcoli renali sono risultati associati a un aumento del rischio cardiovascolare, tra cui rischio di malattia coronarica incidente o ictus.
Sembra che il rischio possa essere maggiore nelle donne rispetto agli uomini.
Sono necessari ulteriori studi prospettici per determinare se l'associazione sia sesso-specifica. ( Xagena2014)
Liu Y et al, Am J Kidney Dis 2014;64:402-410
Nefro2014 Cardio2014
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...