Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica nei pazienti di età superiore ai 70 anni.
È stata esaminata questa ipotesi in una popolazione di individui di età compresa tra 70 e 100 anni.
Sono stati inclusi nella analisi individui di età compresa tra 20 e 100 anni dello studio CGPS ( Copenhagen General Population Study ) che non avevano malattie cardiovascolari aterosclerotiche o diabete al basale e che non assumevano statine.
Per misurare il colesterolo LDL sono stati utilizzati test ospedalieri standard.
Sono stati calcolati gli hazard ratio ( HR ) e le percentuali di eventi assoluti per infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica ed è stato stimato il numero necessario da trattare ( NNT ) in 5 anni per prevenire un evento.
Tra il 2003 e il 2015, 91.131 individui sono stati arruolati nello studio CGPS.
Durante la media di 7.7 anni di follow-up fino al 2018, 1.515 individui hanno sofferto di un primo infarto miocardico e 3.389 hanno presentato malattia cardiovascolare aterosclerotica.
Il rischio di infarto del miocardio per un incremento di 1.0 mmol/l del colesterolo LDL è aumentato per la popolazione generale ( HR 1.34 ) ed è risultato amplificato per tutti i gruppi di età, in particolare quelli di 70-100 anni.
Anche il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche è aumentato per 1.0 mmol/l di aumento del colesterolo LDL complessivo ( HR 1.16 ) e in tutti i gruppi di età, in particolare quelli di età compresa tra 70 e 100 anni.
Anche il rischio di infarto miocardico è aumentato con un colesterolo LDL di 5.0 mmol/l o superiore, cioè possibile ipercolesterolemia familiare, rispetto a meno di 3.0 mmol/l negli individui di età compresa tra 80 e 100 anni ( HR 2.99 ) e in quelli di età compresa tra 70 e 79 anni ( HR 1.82 ).
Gli eventi di infarto miocardico e malattie cardiovascolari aterosclerotiche per 1.000 anni-persona per ogni aumento di 1.0 mmol/l del colesterolo LDL sono stati più alti negli individui di età compresa tra 70 e 100 anni, con un numero di eventi inferiore con età più giovane.
Il numero NNT in 5 anni per prevenire un infarto miocardico o un evento di malattia cardiovascolare aterosclerotica se a tutte le persone fosse stata somministrata una statina di intensità moderata è risultato più basso per gli individui di età compresa tra 70 e 100 anni, con NNT in aumento con età più giovane.
In una coorte di prevenzione primaria, le persone di età compresa tra 70 e 100 anni con colesterolo LDL elevato avevano il più alto rischio assoluto di infarto miocardico e malattie cardiovascolari aterosclerotiche e il più basso NNT stimato in 5 anni per prevenire un evento.
Questi dati sono importanti per strategie preventive volte a ridurre il carico di infarto miocardico e malattie cardiovascolari aterosclerotiche nella crescente popolazione di età compresa tra 70 e 100 anni. ( Xagena2020 )
Mortensen MB et al, Lancet 2020; 396: 1644-1652
Endo2020 Cardio2020 Neuro2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...