Controversie sulla sicurezza cardiovascolare del Pioglitazone e del Rosiglitazone
Due studi hanno mostrato che nel trattamento del diabete di tipo 2, il Pioglitazone ( Actos ) sembra essere più sicuro del Rosiglitazone ( Avandia ).
Il Rosiglitazone aumenta il rischio di infarto miocardico, mentre il Pioglitazone riduce il rischio di infarto miocardico, ictus, e morte.
Tuttavia entrambi i farmaci aumentano il rischio di scompenso cardiaco.
Una meta-analisi di 19 studi clinici, compiuta da Ricercatori della Cleveland Clinic, ha mostrato che il Pioglitazone riduce il rischio di morte, infarto miocardico o di ictus del 18%, ma aumenta anche il rischio di insufficienza cardiaca del 41%.
Un’altra meta-analisi di 4 studi clinici, compiuta da Ricercatori della Wake Forest University School of Medicine a Winston-Salem, ha mostrato che il Rosiglitazone aumenta il rischio di infarto miocardico del 42% e raddoppia il rischio di scompenso cardiaco.
I dati dei Ricercatori della Wake Forest University sembrano confermare i risultati di Steven Nissen della Cleveland Clinic, che a maggio aveva pubblicato sul The New England Journal of Medicine una meta-analisi che mostrava che il Rosiglitazone aumentava il rischio di infarto miocardico.
Avandia ed Actos appartengono alla classe dei tiazolidinedioni, detti anche glitazoni.
Ad agosto, l’FDA ( Food and Drug Administration ) aveva imposto un black box warning nella scheda tecnica di entrambi i farmaci per l’aumentato rischio di insufficienza cardiaca. ( Xagena2007 )
Fonte: 1) JAMA, 2007; 2) NEJM; 2007; 3) FDA, 2007
Farma2007 Endo2007 Cardio2007
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...