Dapagliflozin ha ridotto l'incidenza di peggioramento dell'insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare in una sottoanalisi dello studio DAPA-HF
Nuovi dati da una sottoanalisi dello studio di fase III DAPA-HF ( Dapagliflozin And Prevention of Adverse-outcomes in Heart Failure ) hanno dimostrato che Dapagliflozin ( Farxiga ) ha ridotto l'incidenza dell'endpoint composito primario di peggioramento dell'insufficienza cardiaca ( HF ) o decesso cardiovascolare ( CV ) rispetto al placebo, nei pazienti con insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione ( HFrEF ), indipendentemente dalla terapia di base ( ovvero altri farmaci per l'insufficienza cardiaca ).
Dapagliflozin è stato valutato nei pazienti che stavano ricevendo una vasta gamma di trattamenti farmacologici, terapie a base di dispositivi e terapia di resincronizzazione cardiaca per lo scompenso HFrEF.
Una riduzione consistente dell'endpoint primario è stata osservata in tutti questi sottogruppi di trattamento.
I risultati sono stati presentati nel corso della 69a Sessione scientifica annuale dell'American College of Cardiology - World Congress of Cardiology ( ACC.20/WCC ) e sono stati pubblicati sull'European Heart Journal.
Dapagliflozin è indicato come monoterapia e come parte delle terapie combinate per migliorare il controllo glicemico negli adulti con diabete di tipo 2 ( T2D ).
Negli Stati Uniti è anche approvato per ridurre il rischio di ricovero per insufficienza cardiaca in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattie cardiovascolari o molteplici fattori di rischio cardiovascolare.
DAPA-HF è uno studio internazionale, multicentrico, a gruppi paralleli, randomizzato, in doppio cieco in pazienti con insufficienza cardiaca e ridotta frazione di eiezione ( FEVS inferiore o uguale al 40% ), con e senza diabete mellito di tipo 2, progettato per valutare l'effetto di Dapagliflozin 10 mg, rispetto al placebo, somministrato una volta al giorno in aggiunta allo standard di cura.
L'endpoint composito primario era il tempo alla prima occorrenza di un evento di peggioramento dell'insufficienza cardiaca ( ricovero in ospedale o evento equivalente; cioè una visita urgente per insufficienza cardiaca ) o morte cardiovascolare.
Dapagliflozin è un inibitore orale SGLT2 di prima classe, una volta al giorno, indicato negli adulti per il trattamento del diabete di tipo 2 insufficientemente controllato sia in monoterapia sia come parte della terapia di associazione in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico, con ulteriori benefici di perdita di peso e riduzione della pressione arteriosa.
Nello studio sugli esiti dello studio DECLARE CV negli adulti con diabete mellito di tipo 2, Dapagliflozin ha ridotto il rischio dell'endpoint composito di ricovero per insufficienza cardiaca o di morte cardiovascolare rispetto al placebo, quando entrambi sono stati aggiunti allo standard di cura. ( Xagena2020 )
Fonte: AstraZeneca, 2020
Cardio2020 Endo2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...