Don Poldermans, un famoso ricercatore cardiovascolare olandese, è stato accusato di cattiva condotta scientifica


Don Poldermans, un noto ricercatore in medicina cardiovascolare in Olanda, è stato licenziato per cattiva condotta scientifica da parte del Erasmus Medical Center di Rotterdam.
Un’inchiesta dell’università olandese ha accertato che Poldermans, in uno studio, ha fatto uso di dati fittizi.

Poldermans, che era responsabile del Reparto di cura cardiaca perioperatoria al Erasmus Medical Center, aveva all’attivo numerose pubblicazioni.
E’stato membro del Comitato per le linee guida dell’European Society of Cardiology ( ESC ), come presidente delle Lineeguida sulla valutazione del rischio cardiaco preoperatorio e sulla gestione cardiaca perioperatoria nella chirurgia non-cardiaca.

Poldermans è stato il primo autore di un articolo pubblicato sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ) nel 1999 sull'uso del Bisoprololo durante intervento chirurgico vascolare e autore senior di un articolo sul NEJM 2009 sull'uso della Fluvastatina durante chirurgia vascolare.

Il lavoro di Poldermans sui beta-bloccanti in ambito perioperatorio era stato oggetto di numerose critiche.

In uno studio pubblicato su JAMA nel 2005, Montori VM e colleghi avevano criticato l’interruzione precoce dello studio di Poldermans sull’uso del Bisoprololo perioperatorio nella chirurgia vascolare maggiore.
Take, for example, the RCT evaluating the efficacy of Bisoprolol in patients with a positive Dobutamine echocardiography result and undergoing elective vascular surgery. At the time the trial was stopped, investigators had enrolled 112 patients ( the authors had planned to recruit 266 patients, expecting an RR of 0.50 ), and the results had exceeded the O’Brien-Fleming boundary for benefit. The RR for the primary end point ( cardiac death or nonfatal myocardial infarction ) was 0.09 ( 95% CI, 0.02-0.37 ). This very large treatment effect is likely too good to be true. It is inconsistent with the researchers’ expectations; with the magnitude of effect ( ie, RRs of 0.65 to 0.85 ) of beta-blockers in tens of thousands of patients with acute myocardial infarction or chronic management of congestive heart failure; with results in day-to-day clinical practice; and with results of other trials, including a recently conducted RCT in 496 patients undergoing vascular surgery that showed no significant effect of beta-blockers on cardiac death or nonfatal myocardial infarction. ( Xagena2011 )

Fonte: Forbes, 2011

Chiru2011 Cardio2011 Farma2011



Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...