Dronedarone: i risultati preliminari di uno studio clinico hanno mostrato un aumento del rischio cardiovascolare


L’EMA ( European Medicines Agency ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) hanno informato gli operatori sanitari del risultati preliminari dello studio PALLAS.

Lo studio PALLAS ( Permanent Atrial fibriLLAtion outcome Study using Dronedarone on top of standard therapy ), volto alla valutazione di pazienti ad alto rischio con fibrillazione atriale permanente, è stato precocemente interrotto a causa di un eccesso di eventi cardiovascolari maggiori ( morte per cause cardiovascolari, ictus e ospedalizzazione per cause cardiovascolari ) nei pazienti trattati con l’antiaritmico Dronedarone ( Multaq ).

I dati attualmente disponibili sono preliminari e un’ulteriore raccomandazione sull’uso di Dronedarone sarà pubblicata in settembre, dato che i risultati potrebbero avere impatto sull’uso del farmaco nell’indicazione approvata ( pazienti adulti clinicamente stabili con anamnesi di fibrillazione atriale oppure con fibrillazione atriale non-permanente in corso, per prevenire una recidiva di fibrillazione atriale o per diminuire la frequenza ventricolare.

I medici prescrittori devono monitorare regolarmente i pazienti trattati con Dronedarone allo scopo di assicurarsi che questi rimangano nell’ambito dell’indicazione autorizzata e non evolvano verso la fibrillazione atriale permanente o in una delle controindicazioni d’uso.

I medici prescrittori devono seguire le controindicazioni e le avvertenze contenute nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ( RCP ). In relazione al rischio cardiovascolare vengono segnalate quelle di particolare rilevanza:

a) Multaq è controindicato in pazienti con bradicardia inferiore a 50 battiti per minuto e in pazienti in condizioni emodinamiche instabili, inclusi i pazienti con sintomi di insufficienza cardiaca a riposo o al minimo sforzo ( corrispondente alla classe NYHA IV e pazienti instabili di classe III );

b) Il Dronedarone non è raccomandato in pazienti stabili con insufficienza cardiaca di classe NYHA III o frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) inferiore a 35%;

c) Se si sviluppa o peggiora l’ insufficienza cardiaca è necessario considerare la sospensione o l’interruzione della terapia con Dronedarone;

d) L’INR deve essere monitorato attentamente dopo l’inizio della terapia con Dronedarone nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K in accordo con gli stampati approvati.

Ulteriori informazioni sulla rivalutazione in corso

Lo studio PALLAS è stato intrapreso per valutare il beneficio clinico di Dronedarone 400mg BID in aggiunta alla terapia convenzionale in pazienti con fibrillazione atriale permanente e fattori di rischio addizionali.

Nello studio PALLAS i pazienti con fibrillazione atriale permanente erano definiti dalla presenza di fibrillazione atriale o flutter atriale per almeno 6 mesi prima della randomizzazione e dalla decisione di medico e paziente di lasciar proseguire la fibrillazione atriale senza ulteriori interventi volti a restaurare il ritmo sinusale. I pazienti presentavano anche altri fattori di rischio cardiovascolare.

Lo studio aveva due endpoint primari combinati: 1. gli eventi cardiovascolari maggiori ( ictus, embolismo arterioso sistemico, infarto cardiaco o morte per cause cardiovascolari ), 2. ospedalizzazione per cause cardiovascolari o mortalità per qualsiasi causa.

Il 5 luglio 2011 il Data Monitoring Committee ( DMC ) dello studio PALLAS ha rivalutato i dati ( con apertura del codice di randomizzazione ) ed ha concluso che si era verificato un eccesso significativo di eventi nel gruppo trattato con Dronedarone per quanto riguarda ambedue gli endpoint primari, in particolare: le ospedalizzazioni per cause cardiovascolari ( hazard ratio, HR=1.43 ), tutti gli eventi relativi a insufficienza cardiaca ( HR=2.53 ) e ictus ( HR=2.44 ). Sulla base di questi dati preliminari il DMC ha raccomandato l’interruzione dello studio e che i pazienti già arruolati fossero istruiti ad interrompere immediatamente il trattamento in studio. ( Xagena2011 )

Fonte: AIFA, 2011


Cardio2011 Farma2011


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