Efficacia di Ertugliflozin sugli eventi correlati all'insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata: studio VERTIS CV
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT-2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.
E' stato valutato l'effetto di Ertugliflozin ( Steglatro ) sulla ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e sugli esiti correlati.
VERTIS CV ( Evaluation of Ertugliflozin Efficacy and Safety Cardiovascular Outcomes Trial ), uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, ha assegnato in modo casuale pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare aterosclerotica a Ertugliflozin una volta al giorno 5 mg, 15 mg, oppure a placebo.
Le analisi secondarie prespecificate hanno confrontato Ertugliflozin ( dosi aggregate ) rispetto al placebo nel tempo al primo evento di ospedalizzazione per scompenso cardiaco e al composito di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca / morte cardiovascolare, complessivamente e stratificando per caratteristiche prespecificate.
In totale 8.246 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ertugliflozin ( n=5.499 ) oppure a placebo ( n=2.747 ); 1.958 ( 23.7% ) avevano una anamnesi di insufficienza cardiaca e 5.006 ( 60.7% ) avevano una frazione di eiezione ( EF ) pre-studio disponibile, inclusi 959 con frazione di eiezione inferiore o uguale al 45%.
Ertugliflozin non ha ridotto in modo significativo il decesso cardiovascolare / la prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( hazard ratio, HR=0.88 ).
Nel complesso, Ertugliflozin ha ridotto il rischio di prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( HR=0.70; P=0.006 ).
Un precedente scompenso cardiaco non ha modificato questo effetto ( scompenso cardiaco: HR=0.63; nessun scompenso cardiaco: HR=0.79; P per interazione=0.40 ).
Nei pazienti con insufficienza cardiaca, la riduzione del rischio per la prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca è stata simile per quelli con frazione di eiezione ridotta inferiore o uguale al 45% rispetto a frazione di eiezione conservata superiore al 45% o sconosciuta.
Tuttavia, nella popolazione generale, la riduzione del rischio è sembrata essere maggiore per i pazienti con frazione di eiezione inferiore o uguale al 45% ( HR=0.48 ) rispetto a quelli con frazioen di eiezione superiore al 45% ( HR=0.86 ).
L'effetto sul rischio per la prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca è stato costante nella maggior parte dei sottogruppi, ma è stato osservato un beneficio maggiore di Ertugliflozin in tre popolazioni: velocità di filtrazione glomerulare stimata al basale inferiore a 60 ml x min(-1) x 1.73 m(-2), albuminuria e uso di diuretici ( ciascuna interazione P inferiore a 0.05 ).
Ertugliflozin ha ridotto gli eventi totali di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( rate ratio, RR=0.70 ) e morte totale da HHF / CV ( RR=0.83 ).
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, Ertugliflozin ha ridotto il rischio di prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e il composito di morte cardiovascolare / ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, aggiungendo ulteriore supporto all'uso degli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 nella prevenzione primaria e secondaria dell’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca. ( Xagena2020 )
Cosentino F et al, Circulation 2020; 142: 2205-2215
Cardio2020 Endo2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...