Eventi cardiovascolari dopo Claritromicina nelle infezioni del tratto respiratorio inferiore
È stata studiata l'associazione tra Claritromicina ( Klacid ) ed eventi cardiovascolari in un quadro di esacerbazioni acute della malattia polmonare ostruttiva cronica ( BPCO ) e polmonite acquisita in comunità.
Sono stati analizzati due insiemi di dati raccolti prospettivamente relativi alla broncopneumopatia cronica ostruttiva che includevano i pazienti ricoverati in uno dei 12 ospedali in tutto il Regno Unito tra il 2009 e il 2011 e la coorte del Edinburgh Pneumonia Study, che includeva i pazienti ricoverati presso i NHS Lothian Hospitals tra il 2005 e il 2009.
La popolazione esaminata ha incluso 1.343 pazienti ricoverati in ospedale con esacerbazioni acute di BPCO e 1.631 pazienti ricoverati con polmonite acquisita in comunità.
Le principali misure di esito erano gli hazard ratio ( HR ) per eventi cardiovascolari a 1 anno ( definiti come ricoveri ospedalieri con sindrome coronarica acuta, insufficienza cardiaca scompensata, grave aritmia, o morte cardiaca improvvisa ) e ricoveri per sindrome coronarica acuta ( infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST [ STEMI ], infarto miocardico senza sopraslivellamento ST [ NSTEMI ] e angina instabile ).
Gli esiti secondari erano la mortalità per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare a 1 anno.
Si sono verificati 268 eventi cardiovascolari nella coorte con esacerbazioni acute della bronco pneumopatia cronica ostruttiva e 171 nella coorte con polmonite acquisita in comunità nel corso di un anno.
Dopo aggiustamento per variabili multiple, l’uso dell’antibiotico Claritromicina nelle esacerbazioni acute della malattia polmonare ostruttiva cronica è stato associato a un aumentato rischio di eventi cardiovascolari e di sindromi coronariche acute ( rispettivamente, HR=1.50 e HR=1.67 ).
Dopo aggiustamento per variabili multiple, l'uso della Claritromicina nella polmonite acquisita in comunità è risultato associato a un incremento del rischio di eventi cardiovascolari ( HR=1.68 ), ma non di sindrome coronarica acuta ( HR=1.65 ).
L'associazione tra l'uso di Claritromicina ed eventi cardiovascolari è rimasta costante dopo abbinamento per la propensione ad assumere Claritromicina.
È stata trovata una significativa associazione tra l'uso di Claritromicina e la mortalità cardiovascolare ( hazard ratio aggiustato, aHR=1.52 ), ma non per mortalità per tutte le cause ( Nessuna associazione è stata trovata tra l'uso di Claritromicina nella polmonite acquisita in comunità e la mortalità per tutte le cause o la mortalità cardiovascolare.
Un uso più prolungato di Claritromicina è stato associato a eventi cardiovascolari maggiori.
L’uso di antibiotici beta-lattamici o Doxiciclina ( Bassado ) non è stato associato a un aumento degli eventi cardiovascolari nei pazienti con esacerbazioni acute della malattia polmonare ostruttiva cronica, indicando un effetto specifico per la Claritromicina.
L'uso della Claritromicina, nel contesto di esacerbazioni acute della malattia polmonare ostruttiva cronica o polmonite acquisita in comunità, può essere associato a un aumento degli eventi cardiovascolari.
Questi risultati richiedono conferma su altri insiemi di dati. ( Xagena2013 )
Schembri S et al, BMJ 2013; 346: f1235
Pneumo2013 Inf2013 Cardio2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...