Fattori di rischio cardiovascolare nella prima età adulta fino alla mezza età e funzione cognitiva
Alcuni studi hanno collegato i fattori di rischio cardiovascolare di mezza età e dell’età avanzata alla funzione cognitiva, ma poco si sa circa l'esposizione a fattori di rischio cardiovascolare nella prima età adulta e la successiva funzione cognitiva.
Inoltre, la maggior parte degli studi si basa su singole valutazioni dei fattori di rischio cardiovascolare, cosa che potrebbe non riflettere accuratamente l'esposizione a lungo termine.
È stata determinata l'associazione tra esposizione cumulativa ai fattori di rischio cardiovascolare dall’inizio dell’età adulta alla mezza età e funzione cognitiva nella mezza età.
In uno studio prospettico su 3.381 adulti ( età, 18-30 anni al basale ) con 25 anni di follow-up, è stata valutata la funzione cognitiva a 25 anni ( 2010-2011 ) con il Digit Symbol Substitution Test, Stroop test e Rey Auditory Verbal Learning Test, analizzata con punteggi z standardizzati.
Il predittore primario era l’esposizione cumulativa a 25 anni stimata mediante le aree sotto la curva per la pressione a riposo sistolica e diastolica, la glicemia a digiuno e il colesterolo totale.
Più elevati valori cumulativi di pressione sistolica e diastolica e di glicemia a digiuno sono stati costantemente associati a una peggiore funzione cognitiva in tutti e tre i test.
Queste associazioni sono state significative soprattutto per le esposizioni al di sopra delle linee guida raccomandate; i punteggi z ai test cognitivi sono stati tra 0.06 e 0.30 punti in meno, in media, per ogni aumento di 1-SD nell’area sotto la curva dei fattori di rischio dopo aggiustamento per età, etnia, sesso e istruzione ( P minore di 0.05 per tutti ).
Per il colesterolo sono state osservate meno associazioni significative.
In conclusione, l'esposizione cumulativa a fattori di rischio cardiovascolare dalla prima età adulta alla mezza età, soprattutto sopra le linee guida raccomandate, è stata associata a una peggiore cognizione nella mezza età.
Sono necessarie ulteriori indagini per capire il significato di questa associazione e se è opportuno un trattamento più aggressivo dei fattori di rischio cardiovascolare più precocemente nella vita. ( Xagena2014 )
Yaffe K et al, Circulation 2014; 129: 1560-1567
Cardio2014 Neuro2014
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...