Fruttosamina e albumina glicata e il rischio di esiti cardiovascolari e di mortalità
L’emoglobina A1c ( HbA1c; emoglobina glicata ) è la misura standard per monitorare il controllo del glucosio nel diabete mellito ed è un marker di futuro rischio cardiovascolare.
La fruttosamina e l’albumina glicata sono marcatori del controllo glicemico a breve termine, ma le loro associazioni con gli esiti cardiovascolari non sono state definite.
E’ stata misurata l’albumina glicata e la fruttosamina in 11.104 partecipanti con e senza diabete nello studio ARIC ( Atherosclerosis Risk in Communities ) nel periodo 1990-1992 ( basale ).
Sono state valutate le associazioni di fruttosamina e albumina glicata con il rischio di malattia coronarica, ictus ischemico, insufficienza cardiaca e mortalità.
Le associazioni sono state confrontate con quelle osservate per HbA1c.
Nel corso di due decenni di follow-up si sono verificati 1.096 nuovi casi di malattia coronarica, 605 di ictus ischemico, 1.432 di insufficienza cardiaca e 2.860 decessi.
Concentrazioni basali elevate di fruttosamina e albumina glicata sono risultate significativamente associate a ciascuno degli esiti anche dopo aggiustamento per i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare, con associazioni particolarmente forti nelle persone con diabete mellito.
Le associazioni sono state di grandezza simile a quelle osservate per l’emoglobina glicata e, come è stato precedentemente osservato per HbA1c, tendevano ad essere a forma di J, con una elevazione del rischio ai livelli più bassi di ogni biomarcatore.
In conclusione, l'accettazione di nuove misure di iperglicemia dipende in parte dalla loro associazione con gli esiti a lungo termine.
Si è scoperto che la fruttosamina e l’albumina glicata sono associate con esiti vascolari e mortalità e che queste associazioni sono simili a quelle osservate per l’emoglobina glicata. ( Xagena2015 )
Selvin E et al, Circulation 2015; 132: 269-277
Cardio2015 Endo2015
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