Già dal 2001 era evidente il rischio cardiovascolare dell’antinfiammatorio Vioxx
Nel settembre 2004, Rofecoxib ( Vioxx ) è stato volontariamente ritirato dal commercio da Merck & Co.
Uno studio ha cercato di determinare se, e quando, l’analisi degli studi, controllati con placebo, pubblicati e non-pubblicati, fosse stata in grado di rilevare il rischio cardiovascolare associato a Rofecoxib, prima che il farmaco fosse ritirato.
Rofecoxib era un farmaco antinfiammatorio, inibitore selettivo di Cox-2.
L’analisi ha riguardato 30 studi clinici randomizzati, controllati con placebo, che avevano arruolato 20.152 soggetti.
La durata degli studi clinici variava da 4 settimane a 4 anni; il dosaggio di Rofecoxib utilizzato era compreso tra 12.5 e 50 mg.
Ventun studi ( 70% ) furono completati entro dicembre 2000, e il rischio di evento avverso cardiovascolare o di morte risultò maggiore tra i soggetti assegnati a Rofecoxib ( rate ratio, RR=2.18; p=0.07 ), sollevando timori sulla sicurezza del farmaco.
I successivi dati, raccolti fino a giugno 2001, mostrarono che Rofecoxib era associato ad un aumentato, significativo, rischio di eventi avversi cardiovascolari o di mortalità ( RR=1.35; p=0.05 ).
Dai dati disponibili ad aprile 2002 risultò un aumentato rischio del 39% ( RR=1.39; p=0.02 ), ed utilizzando i dati disponibili a settembre 2004, il rischio salì al 43% ( RR=1.43; p
Dall’analisi dei dati aggregati emerse un trend verso un aumentato rischio cardiovascolare con Rofecoxib, rispetto al placebo, già a partire da dicembre 2000; la significatività statistica ( p=0.05 ) fu raggiunta nel giugno 2001, 3.5 anni prima che Merck & Co ritirasse l’antinfiammatorio dal mercato. ( Xagena2009 )
Ross JS et al, Arch Intern Med 2009; 169: 1976-1985
Cardio2009 Farma2009 Reuma2009
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...