Gli effetti della perdita di peso e del mantenimento del peso a lungo termine con diete che variano per contenuto proteico e indice glicemico sui fattori di rischio cardiovascolari


È stata condotta un’analisi all’interno dello studio DiOGenes ( Diet, Obesity, and Genes ) con l’obiettivo di esaminare separatamente gli effetti della perdita di peso o di diete che variano il contenuto proteico e l’indice glicemico senza ulteriori cambiamenti nel peso corporeo sui fattori di rischio cardiovascolari.

DiOGenes è uno studio controllato di intervento alimentare pan-Europeo su 932 adulti in sovrappeso che hanno prima perso peso coporeo con una dieta ipocalorica di 8 settmane e sono stati in seguito randomizzati a 1 di 5 diete ad libitum per 26 settimane.

Le diete erano caratterizzate da alto o basso contenuto proteico o alto o basso indice glicemico in 4 combinazioni oppure un controllo.

La perdita di peso ( -11.23 kg; P inferiore a 0.001 ) ha ridotto il livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hsCRP ) ( -1.15 mg/L; P inferiore a 0.001 ), colesterolo LDL e HDL, trigliceridi e pressione sanguigna.

Durante il periodo di mantenimento di 26 settimane con analisi per intention-to-treat, l’ulteriore diminuzione nel livello sanguigno di proteina C reattiva ad alta sensibilità è risultata -0.46 mg/L maggiore nei gruppi assegnati a diete con basso indice glicemico che in quelli assegnati a diete con alto indice glicemico ( P inferiore a 0.001 ).

I soggetti assegnatia a gruppi con regimi di mantenimento a basso contenuto proteico hanno raggiunto una maggiore diminuzione di -0.25 mg/L nel livello di proteina C-reattiva ad alta sensibilità rispetto a quelli che hanno seguito regimi alimentari ad alto contenuto proteico ( P inferiore a 0.001 ), mentre il profilo lipidico e la pressione sanguigna non sono stati influenzati in maniera differente tra i gruppi.

In conclusione, questo ampio studio di intervento separa chiaramente gli effetti legati alla composizione alimentare.
I carboidrati a basso indice glicemico e, in misura minore, l’assunzione di cibi con basso contenuto proteico potrebbero ridurre l’infiammazione di basso grado e le comorbilità associate in adulti in sovrappeso o obesi. ( Xagena2011 )

Gögebakan O et al, Circulation 2011; 124: 2829-2838


Endo2011 Cardio2011



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