I benefici della proteina della soia a livello cardiovascolare non sono confermati


La proteina della soia e gli isoflavoni ( fitoestrogeni ) hanno guadagnato considerevole attenzione per il loro potenziale ruolo nel migliorare i fattori di rischio per la malattia cardiovascolare.

L’American Heart Association ( AHA ) Nutrition Committee ha analizzato i più recenti studi pubblicati sulla proteina della soia e sui suoi componenti, gli isoflavoni.

Nella maggior parte dei 22 studi randomizzati, la proteina della soia isolata assieme agli isoflavoni ha ridotto in media le concentrazioni di colesterolo LDL di quasi il 3% rispetto ad altre proteine.

La riduzione del colesterolo LDL è risultata molto piccola in relazione alle grandi quantità di proteina della soia ( circa 50g/die ) utilizzata negli studi clinici.
Non è stato osservato, inoltre, nessun significativo effetto sul colesterolo HDL, trigliceridi, lipoproteina ( a ) e sulla pressione sanguigna.

Tra i 19 studi che hanno riguardato gli isoflavoni di soia, l’effetto sul colesterolo LDL e su altri fattori di rischio lipidico è stato nullo.

La proteina della soia e gli isoflavoni non hanno mostrato di diminuire i sintomi vasomotori della menopausa ed i risultati riguardo alla capacità della soia nel rallentare la perdita ossea nelle donne in postmenopausa sono misti.

L’efficacia e la sicurezza degli isoflavoni della soia nel prevenire e nel trattare il tumore alla mammella, il tumore all’endometrio ed il tumore alla prostata non sono state ben definite.

Lo Scientific Advisory dell’AHA ha rilevato che i risultati dei primi studi che avevano indicato effetti favorevoli, clinicamente importanti, della proteina della soia rispetto ad altre proteine, non sono stati successivamente confermati.

Molti prodotti a base di soia dovrebbero fornire benefici sia per l’apparato cardiovascolare che per la salute generale grazie all’alto contenuto di grassi polinsaturi, fibre, vitamine e minerali, e per il basso contenuto di grassi insaturi. ( Xagena2006 )

Sacks FM et al, Circulation 2006; Published online before


Cardio2006


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