I livelli plasmatici del peptide natriuretico possono predire il rischio di eventi cardiovascolari e di morte


I peptici natriuretici sono ormoni controregolatori , coinvolti nell’omeostasi del volume e nel rimodellamento cardiovascolare.

Gli Autori hanno condotto uno studio prospettico allo scopo di determinare la relazione tra i livelli plasmatici di un peptide natriuretico di tipo B ( BNP ) e di un peptide natriuretico pro-atriale N-terminale ( NT-proANP ) , e rischio di morte per cause generali , eventi cardiovascolari maggiori, insufficienza cardiaca , fibrillazione atriale, ictus o attacco ischemico transitorio ( TIA ) e malattia coronarica.

Hanno partecipato allo studio 3346 persone senza insufficienza cardiaca.
Il periodo medio di osservazione è stato di 5.2 anni.

Nel corso del follow-up ci sono stati 119 decessi e 79 soggetti sono andati incontro ad un primo evento cardiovascolare.

Dopo adattamento per i fattori di rischio cardiovascolare, ogni incremento di 1 deviazione standard in log dei livelli del peptide natriuretico di tipo B è risultato associato ad un aumento del 27% del rischio di morte ( p=0.009 ) , del 28% del rischio di un primo evento cardiovascolare ( p=0.03 ) , del 77% del rischio di insufficienza cardiaca ( p
I livelli del peptide non presentavano una significativa relazione con gli eventi coronarici.

I valori di peptide natriuretico di tipo B sopra l’80° percentile sono stati associati con un hazard ratio ( HR ) di 1.62 per la mortalità (p=0.02), di 1.76 per il primo evento cardiovascolare maggiore (p=0.03) , di 1.91 per la fibrillazione striale ( p=0,02 ), di 1.99 per l’ictus o TIA ( p=0.02 ) , e di 3.07 per l’insufficienza cardiaca ( p=0.002 ).

Risultati simili sono stati ottenuti per il peptide natriuretico pro-atriale N-terminale.

In questo studio, i livelli plasmatici di peptide natriuretico sono stati in grado di predire il rischio di morte e di eventi cardiovascolari. ( Xagena2004 )

Wang T J et al, N Engl J Med 2004; 350:655-663



Cardio2004


Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...


Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...