Interazioni tra succo di pompelmo e farmaci cardiovascolari
Il succo di pompelmo può alterare la farmacocinetica di diversi farmaci mediante differenti meccanismi.
Numerosi farmaci cardiovascolari possono interagire con il succo di pompelmo.
L’interazione con gli inibitori dell’HMG CoA-reduttasi ( statine ), quali l’Atorvastatina, la Lovastatina e la Simvastatina può aumentare il rischio di rabdomiolisi.
Il succo di pompelmo può provocare vasodilatazione eccessiva nei pazienti ipertesi trattati con un calcioantagonista diidropiridinico, quale la Felodipina, la Nicardipina, la Nifedipina, la Nisoldipina, la Nitrendipina.
L’effetto terapeutico del Losartan, un antagonista del recettore dell’angiotensina II di tipo 1, può essere ridotta dal succo di pompelmo.
Il succo di pompelmo interagendo con il farmaco anti-diabete Repaglinide può causare ipoglicemia, mentre l’interazione con la Sibutramina, un farmaco anti-obesità, può produrre un’elevazione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
Nell’angina pectoris, la somministrazione del succo di pompelmo assieme al calcioantagonista Verapamil può causare disturbi della conduzione atrioventricolare, oppure il succo di pompelmo può attenuare l’attività antiaggregante piastrinica del Clopidogrel.
Il succo di pompelmo può favorire la tossicità dei farmaci antiaritmici, come Amiodarone, Chinidina, Disopiramide o Propafenone, e del farmaco antiscompenso Carvedilolo.
L’interazione con Sildenafil, Tadalafil o Vardenafil nella disfunzione erettile può causare grave vasodilatazione sistemica, soprattutto quando vengono assunti contemporaneamente anche i nitrati. ( Xagena2004 )
Bailey DG, Dresser GK, Am J Cardiovasc Drugs 2004; 4: 281-297
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...