La calcificazione dell’arteria mammaria è un potenziale indicatore di malattia cardiovascolare
Le calcificazioni dell’arteria mammaria, che spesso appaiono nelle mammografie, devono essere considerate un fattore di rischio per la malattia coronarica nelle donne.
Questa associazione era già stata dimostrata in altri studi.
La prevalenza di calcificazioni dell’arteria mammaria all’esame mammografico va dal 3 al 29%.
Poiché la loro natura è benigna, e non un segno di tumore, le calcificazioni vengono spesso ignorate nella relazione radiologica.
Nel corso del Meeting del NAMS ( North American Menopause Society ) sono stati presentati dati prospettici con follow-up a 10 anni.
Le partecipanti allo studio sono state sottoposte a mammografia di routine durante il 2004.
Sono stati raccolti dati sui fattori di rischio per la malattia cardiovascolare al basale e su eventi cardiovascolari ( es. angina pectoris, infarto del miocardio, anormalità alla coronarografia, bypass coronarico ) e su eventi ictali verificatesi durante il follow-up di 10 anni.
Su 1029 donne con dati di follow-up a 10 anni, 112 sono risultate positive per le calcificazioni al basale, mentre 917 sono risultate negative ( 10.9% vs 89.1% ).
Le donne che hanno sviluppato malattia cardiovascolare durante il follow-up a 10 anni presentavano una probabilità, statisticamente significativa, di essere state positive alle calcificazioni al basale ( 9.8% vs 3.3%; P = 0.001 ).
Le donne con calcificazione avevano una probabilità 2.3 volte maggiore, rispetto alle donne senza calcificazione al basale di sviluppare malattie cardiovascolari, dopo aggiustamento per l'età ( intervallo di confidenza [ CI ], 1.07-5.07; P=0.034 ).
Al decimo anno, le donne con calcificazione al basale presentavano una maggiore probabilità di essere andate incontro ad almeno un evento ictale, rispetto alle donne senza calcificazione al basale ( 8.8% vs 2.1%; P inferiore a 0.001 ).
Le donne positive per le calcificazioni avevano una probabilità 3.2 volte maggiore di andare incontro a un ictus, rispetto alle donne negative, dopo aggiustamento per l'età ( CI, 1.22-8.41; P = 0.018 ).
Pertanto secondo gli Autori, la presenza di calcificazioni nelle arterie mammarie dovrebbe essere riportata nei risultati mammografici.
Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati. ( Xagena2016 )
Fonte: North American Menopause Society ( NAMS ) Annual Meeting, 2016
Gyne2016 Cardio2016 Neuro2016
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...