La glicemia è un importante predittore di mortalità nei pazienti non-diabetici con malattia cardiovascolare
Il significato prognostico della glicemia, entro il normale range, nei pazienti non-diabetici con malattia cardiovascolare cronica stabilizzata, non è stato ben valutato.
Ricercatori dell’University of California-Los Angeles ( UCLA ) hanno esaminato i dati a 30 anni del Framingham Heart Study con l’obiettivo di valutare la mortalità totale a 2 anni, la mortalità cardiovascolare ed il rischio non-cardiovascolare, nei soggetti intolleranti al glucosio, affetti da malattia cardiovascolare.
La mortalità a 2 anni è aumentata del 2,99% al livello più basso del normale range di glicemia ( 60 mg/dl ) al 7,23% al livello più alto ( 89 mg/dl ), indicando un aumento di 2,42 volte tra i due estremi.
A 119 mg/dl, l’aumento di mortalità a 2 anni è stato dell’11,38%.
I dati di questo studio indicano che la glicemia, anche nel normale intervallo di valori, rappresenta un forte predittore indipendente di mortalità totale a 2 anni, di mortalità per cause cardiovascolari e non, nei soggetti non-diabetici, affetti da malattia cardiovascolare.( Xagena2005 )
Port SC et al, Am Heart J 2005; 150: 209-214
Cardio2005 Endo2005
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto. È stato quantificato il...
Associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari entro 24 mesi dal parto
Nonostante la ben nota associazione tra disturbi ipertensivi della gravidanza e malattie cardiovascolari, esistono dati limitati su quali specifiche diagnosi...
Sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone
La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...
Diabete di tipo 2: sintesi delle principali evidenze in soggetti con malattia cardiovascolare e/o malattia renale cronica
Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...